"Buddha ha scelto una delle parole con maggior potenziale: shunyata.
Il termine inglese equivalente, "il nulla", non è altrettanto bello.
Ecco perché vorrei tradurlo come "nessuna-cosa": perché il nulla non è semplice nulla, ma è tutto.
Vibra di ogni possibilità.
È potenziale puro, potenzialità assoluta.
Ancora non è manifesto, ma contiene ogni cosa in sè.
Perché preoccuparsi tanto, essere così ansiosi, così ambiziosi, nel mezzo?
L'intero viaggio va dal nulla al nulla."
OSHO
Ecco perché vorrei tradurlo come "nessuna-cosa": perché il nulla non è semplice nulla, ma è tutto.
Vibra di ogni possibilità.
È potenziale puro, potenzialità assoluta.
Ancora non è manifesto, ma contiene ogni cosa in sè.
Perché preoccuparsi tanto, essere così ansiosi, così ambiziosi, nel mezzo?
L'intero viaggio va dal nulla al nulla."
OSHO
Essere sospesi nel vuoto può terrorizzare e disorientare.
Nulla a cui aggrapparsi, nessun senso di orientamento, non un solo segnale di quali scelte o possibilità si possano trovare davanti a noi.
Ma questo stato di pura potenzialità esisteva prima ancora della creazione dell'universo.
E' necessario rilassarsi, cadere in questo silenzio tra le parole, osservare questo vuoto che esiste tra il respiro che entra e quello che esce.
Sperimentare "Il Vuoto", inteso alla maniera indiana, quale straniamento dal Sè, una bilancia che non oscilla, poiché è in perfetto equilibrio tra bene e male, luce e oscurità, gioia e dolore.
E' una condizione sacra e liberatoria, perchè conduce ad una presa di coscienza e di discernimento, a nuove possibilità dinamiche ed evolutive.
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