Candle in the Wind

Candle in the Wind

28 lug 2013

Amiamo ciò che ci somiglia


Che il bello e l'incantevole
siano solo un soffio e un brivido, 
che il magnifico entusiasmante amabile 
non duri: nube, fiore, bolla di sapone, 
fuoco d'artificio e riso di bambino, 
sguardo di donna nel vetro di uno specchio, 
e tante altre fantastiche cose, 
che esse appena scoperte svaniscano, 
solo il tempo di un momento 
solo un aroma, un respiro di vento, 
ahimè lo sappiamo con tristezza. 

E ciò che dura e resta fisso 
non ci è così intimamente caro: 
pietra preziosa con gelido fuoco, 
barra d'oro di pesante splendore; 
le stelle stesse, innumerabili, 
se ne stanno lontane e straniere, non somigliano a noi - 
effimeri-, non raggiungono il fondo dell'anima. 

No, il bello più profondo e degno dell'amore 
pare incline a corrompersi, 
è sempre vicino a morire, 
e la cosa più bella, le note musicali, 
che nel nascere già fuggono e trascorrono, 
sono solo soffi, correnti, fughe 
circondate d'aliti sommessi di tristezza 
perché nemmeno quanto dura un battito del cuore 
si lasciano costringere, tenere; 
nota dopo nota, appena battuta 
già svanisce e se ne va. 

Così il nostro cuore è consacrato 
con fraterna fedeltà 
a tutto ciò che fugge 
e scorre, 
alla vita, 
non a ciò che è saldo e capace di durare. 

Presto ci stanca ciò che permane, 
rocce di un mondo di stelle e gioielli, 
noi anime-bolle-di-vento-e-sapone 
sospinte in eterno mutare. 
Spose di un tempo, senza durata, 
per cui la rugiada su un petalo di rosa, 
per cui un battito d'ali d'uccello 
il morire di un gioco di nuvole, 
scintillio di neve, arcobaleno, 
farfalla, già volati via, 
per cui lo squillare di una risata, 
che nel passare ci sfiora appena, 
può voler dire festa o portare dolore. 

Amiamo ciò che ci somiglia, 
e comprendiamo 
ciò che il vento ha scritto 
sulla sabbia.


H. Hesse 



19 lug 2013

Falling away with You



These violent delights have violent ends
And in their triumph die, like fire and powder
Which, as they kiss, consume...


Romeo and Juliet, 2, 6


13 lug 2013

Nessuno possiede nessuno

Caro bambino di Palermo,
non mi faccio illusioni: le immagini che il tuo subconscio ha registrato nelle quattro ore in cui sei rimasto in casa da solo con il corpo assassinato di tua madre resteranno impresse nelle tue viscere come un tatuaggio immateriale. Saranno la carrozzella emotiva su cui siederai per tutta la vita. Ma nonostante questo, puoi farcela. Spero che, quando ti riveleranno la verità, avrai già abbastanza esperienza di mondo per accettarla, ma anche sufficiente ingenuità per non permetterle di peggiorarti. Il regista che ha in mano tutti i nostri copioni ti ha affidato un ruolo delicatissimo: tu, orfano precoce della vittima di uno stalker, puoi diventare la tomba del maschio o la sua riscossa. Dipenderà da come saprai accogliere un messaggio semplice e rivoluzionario: nessuno possiede nessuno.

L’amore ti dà diritto di amare, non quello di vantare diritti sulla persona amata. Anche a te, come a tutti, capiterà di essere respinto, abbandonato, tradito. Anche tu ti troverai a camminare in qualche oscura notte dell’anima, quando la perdita dell’amore toglie il sonno, il senno e il senso di ogni prospettiva, trasformando la passione in ossessione. Lì si vedrà chi sei veramente. Potrai rifiutare la sconfitta e tormentare colei che ti respinge, e allora ti sarai rivelato un debole e, nei casi estremi, un farabutto. Oppure potrai farti forza e sublimare il tuo sentimento in rispetto, lasciandola andare in pace. Per un po’ starai peggio, ma appena riemergerai dalla sofferenza sarai diventato la persona di cui abbiamo bisogno. Un uomo vero.


Massimo Gramellini