Candle in the Wind

Candle in the Wind

31 mar 2012

Tempo


Tutto ha il suo momento, ogni evento ha il suo tempo sotto il Cielo.

C'è un tempo per nascere e un tempo per morire,
Un tempo per piantare e un tempo per sradicare quel che si è piantato.

Un tempo per uccidere e un tempo per curare,
Un tempo per demolire e un tempo per costruire.

Un tempo per piangere e un tempo per ridere,
Un tempo per fare lutto e un tempo per danzare.

Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli,
Un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.

Un tempo per cercare e un tempo per perdere,
Un tempo per conservare e un tempo per buttar via.

Un tempo per strappare e un tempo per cucire,
Un tempo per tacere e un tempo per parlare.

Un tempo per amare e un tempo per odiare,
Un tempo per la guerra e un tempo per la pace.




Qoelet, III Cap.








28 mar 2012

La Tua Bellezza




Mentre aspetto che tutto finisca
E ti guardo perché sei perfetta
Sei la cosa che più mi spaventa

Mentre togli il vestito di fretta
Non rimane che la meraviglia
Che la tua pelle nuda risveglia

Sto precipitando amore mio
Come la pioggia sul tuo viso
Come il cielo quando crolla all’improvviso

Se la tua bellezza è furiosa e nobile
E’ qualcosa che somiglia alla parte migliore di me

Se la tua bellezza è
La tua bellezza è …

Mentre giri sull’ultima giostra
Come sopra due metri di onda
Ogni mio desiderio si incendia

Stanno rotolando amore mio
Queste stagioni
Come sassi in un torrente
Come fanno i nostri sogni

Se la tua bellezza è furiosa e nobile
E’ qualcosa che somiglia alla parte migliore di me
Se la tua bellezza è… la tua bellezza
E’ qualcosa che somiglia alla parte migliore di me

Domani è un giorno lontano
Ora che per l’unica volta ci amiamo
E’ per me…
La tua bellezza


27 mar 2012

Come un fiume che scorre



“La giovinezza è una qualità dell’essere.”
Questa è una delle massime più profonde di Eraclito.

Il sole è nuovo ogni giorno. La fame è nuova ogni giorno.
L’amore è nuovo ogni giorno. La vita è nuova ogni giorno.
Dire “ogni giorno” non è esatto: ogni movimento, ogni gesto, ogni momento, ogni cosa è nuova.
Da dove viene allora il vecchio? Perché ti annoi?
Se ogni cosa è nuova non puoi entrare nello stesso fiume, non puoi rivedere la stessa alba; se ogni cosa è così nuova è fresca, perché dunque ti annoi e muori?
Perché non vivi in funzione dell’armonia interiore.
Vivi in funzione della mente. La mente è vecchia.

Ogni sole è nuovo, ogni mattino è nuovo, ogni fame è nuova, ogni sazietà: ma la mente è vecchia.
La mente coincide col passato, la mente è memoria accumulata.
E se guardi attraverso la mente, questa porta con sé vecchiaia e morte per tutte le cose: ogni cosa sembra polverosa, sporca, tutto a causa della mente.
Metti da parte la mente, metti da parte i ricordi.
Se riesci a mettere da parte i ricordi,  la vita è nuova ogni giorno.

Come puoi conoscere una persona?
Si può conoscere una cosa, non una persona, perché una cosa può essere esaurita.

Come puoi conoscere una persona?
Una persona è libertà. Cambia in ogni momento.

Se non puoi entrare due volte nello stesso fiume, come puoi incontrare di nuovo la stessa persona?
Se persino i fiumi sono così mutevoli… la consapevolezza, il fiume della consapevolezza non può essere vecchio.

Oggi avrai fame, è nuova.
E oggi, quando mangi, questo cibo è nuovo, perché nulla può essere vecchio nell’esistenza.
L’esistenza non ha passato. Il passato fa parte della mente.

L’esistenza è sempre nel presente, nuova, fresca, sempre in movimento, una forza dinamica, un movimento dialettico, scorre come un fiume.
Se avrai questa intuizione, non sarai mai annoiato.
E la noia è la malattia più grave: uccide in profondità, è un lento avvelenamento. A poco a poco, sei così annoiato che diventi un peso morto che grava su te stesso.
Allora la poesia della vita scompare.
A questo punto non fioriscono i fiori e non cantano gli uccelli.

Si dice che la gente muore a trent’anni e sia sepolta verso i settanta.
Anche trent’anni sembrano troppi… ora non è così: ora la gente muore a vent’anni circa.
Anche questa età pare troppo remota.
Molti giovani, giovanissimi, di diciott’anni, vengono a dirmi: “Siamo annoiati”. Sono già invecchiati.
Li avete istruiti, avete già condizionato la loro mente.
Muoiono ancor prima di essere giovani.

Ricorda, la giovinezza è una qualità dell’essere.
Se sei in grado di guardare il mondo senza mente, resterai giovane per sempre.
Anche nella morte sarai giovane, emozionato, proprio perché la morte si sta avvicinando; sei eccitatissimo: una grande avventura, un culmine, una porta si apre ora sull’infinito.
Mai nulla è uguale a se stesso. Ogni cosa continua a cambiare.
Essere capaci di guardare la vita senza mente, questo è meditazione.

Osho, "L’armonia nascosta, discorsi sui frammenti di Eraclito"



23 mar 2012

La Verità Interiore




La Verità sorregge la Terra profumata 
e rende umida l'Acqua brulicante di vita. 

La Verità fa bruciare il Fuoco e soffiare i venti, 
fa brillare il Sole e crescere tutte le forme di vita.

Una Verità segreta è a fondamento di tutto. 
Trovala e risulterai vittorioso. 

20 mar 2012

Primavera



Ed ecco sul tronco
si rompono le gemme:
un verde più nuovo dell'erba
che il cuore riposa.

S.  Quasimodo







18 mar 2012

The Waves







I'll get away, get in the car
I'll reach the shore before sunrise
And I'll watch the Moon and the stars
I'll tell them everything about us

I left last night
I reached the shore
Trying to find everything I lost
In a thousand waves
A million waves
Still, somewhere I am sure

That I will see your face
I will see you there

Morning Sun
Before you will rise
Before you'll come and shine again on us
Let me find, let me find, let me find

Some comfort in the night
Cause I don't mind what I've lost
I've reached the shore
And nothing ever changed
In a thousand waves
A million waves
Oh still I look for love

And all I see is your face
So I come back home to you

I bleed but I'm choosing you again
I'm done but I'm ready to begin

15 mar 2012

Eclissi Del Cuore




Tornerai?
Non sai...  e ogni tanto cado e non ci sei
Tornerai?
Non sai… che ogni tanto cado e non ci sei

Ora ti voglio più che mai
Ora ti voglio qui per sempre
Se solo tu mi sfiorerai
Ci stringeremo eternamente
Ce la faremo se tu vorrai
Non sbaglieremo mai


Insieme cambieremo questa nostra realtà
Il tuo amore è come un’ombra che non mi lascia mai
E come dici tu, qui nell’oscurità 
La luce si confonde con la felicità...

Tempo fa speravo in una storia con te
Ed ora è solo un’assurdità...
Se tanto non ci sei,
Eclissi del cuore sarà

12 mar 2012

64- Prima del Compimento





 sopra Li, il Risaltante, il Fuoco
 sotto Kkann, l'Abissale, l'Acqua


In questo segno è accennato il momento in cui il trapasso dal disordine all'ordine non è ancora compiuto. Il rivolgimento è già preparato, è vero, giacchè tutte le linee del trigramma superiore stanno in rapporto con quelle dell'inferiore. Ma esse non sono ancora al loro posto.
Questo segno è come la primavera che conduce dal ristagno dell'inverno al tempo fecondo dell'estate. Con questa veduta piena di speranza il Libro dei Mutamenti conclude.


LA SENTENZA

Prima del compimento: riuscita.
Ma se la piccola volpe,
Quando ha quasi compiuto il trapasso,
Finisce con la coda nell'acqua,
Allora non vi è nulla che sia propizio.

Le condizioni sono difficili. Il compito è grande ed è pieno di responsabilità.
Ricondurre il mondo dallo scompiglio all'ordine è un compito che promette riuscita, visto che sussiste una meta capace di unire le forze divergenti. Bisogna dapprima procedere ancora cauti e guardinghi. Bisogna procedere come una vecchia volpe che cammina sul ghiaccio.
In Cina la prudenza della volpe che cammina sul ghiaccio è proverbiale. Essa tende sempre il suo orecchio ad ogni scricchiolio e ricerca con cura tutto intorno i punti più sicuri. Una volpe giovane, che non conosce ancora queste cautele, si mette allegramente in moto, ed allora può succedere che essa cada dentro quando ha già quasi attraversato tutta l'acqua, e si bagni la coda. Allora tutta la fatica sarà stata inutile. Analogamente, nei tempi prima del compimento ponderazione e prudenza sono le condizioni necessarie per il successo.


L 'IMMAGINE

Il fuoco è al di sopra dell'acqua :
L'immagine dello stato prima del compimento.
Così il nobile è prudente nel distinguere le cose,
Onde ciascuna vada al suo posto.

Quando il fuoco, che spinge verso l'alto, è in alto e l'acqua, il cui moto è diretto in giù, è in basso, i loro effetti divergono e rimangono senza rapporto. Volendo raggiungere degli effetti bisogna prima indagare quale sia la natura delle forze in questione e quale sia il posto loro competente.  Facendo agire la forza nel punto giusto si ottiene l'effetto desiderato ed il compimento viene raggiunto.
Ma per poter maneggiare appropriatamente le forze esteriori è anzitutto necessario che si possegga il punto di vista giusto. Perchè solo partendo di là si può operare adeguatamente.


LINEA MUTANTE
 

Sei al quinto posto:

Perseveranza reca salute. Nessun pentimento.
La luce del nobile è verace.
Salute ! 

La vittoria è conquistata. La forza della perseveranza non è venuta a mancare. Tutto è andato bene. Ogni dubbio è debellato. Il successo ha giustificato l'atto. Rinnovellata splende la luce d'una nobile personalità e s'impone tra coloro che in essa credono e le si raccolgono intorno. 
Un tempo novello, e con esso la salute, è giunto. E come dopo la pioggia, il sole splende ancora più bello; oppure come dopo un incendio il bosco ancor più fresco verdeggia spiccando dagli anneriti avanzi, così il novello tempo ancor più splendido risalta dalla gran miseria dell'antico. 



da I Ching, Il Libro dei Mutamenti,  R. Wilhelm

10 mar 2012

XVIII- La Luna



La bianca Luna conforta la mente,
invia ampi raggi e fantastiche luci
per sostenerci sulla via,
per guidare tutti i viandanti della notte
e fare d’ogni cittadino dell’universo
un coraggioso sognatore della Realtà.

Lo sguardo coglie spesso stupito
il volto suo, alto e diafano, che vola lontano
respirando lieve le mistiche verità del cuore.
Quel pallido volto presago d’approdi scomparsi
porta impresse come rughe le fievoli rovine
e i solchi d’un mondo anelato,
le utopie d’un sogno ancora possibile.

Non sono fantasmi ingannevoli
le vaghe fiammelle che emana,
né torbide trappole promettenti false meraviglie:
sono invece i chiari messaggi della Dea,
che oppongono vita alle morte oscurità quotidiane,
creduti privi di senso per le imperfezioni del nostro vedere,
rifiutati perché mai compresi.

P. Cilli




9 mar 2012

I Believe






Tears, tears at the waters edge
Hey little sister give us laughter instead
Tears for the teacher, from the eyes, for her soul
This restless spirit takes a long way back home

Like the wind, you are free
Just a whisper I hear you, so talk to me


I believe, aye do aye
Say brother sisters, see your brothers in the sky
Neighbour, neighbour, don't be so cold
It's only glory from the story untold


I believe, aye do aye
Say brother sisters, see your brothers in the sky,
Neighbour, neighbour, don't be so cold
There's so much glory from the story untold 


Big fire, on top of the hill
A worthless gesture, and last farewell
Tears from your Mother, from the pits of her soul
Look at your Father, see his blood run cold


Like the wind, you are free
Just a whisper, I hear you, so talk to me
Oh, talk to me, Oh talk to me, Oh talk to me 
Oh, come on now, come on now


I believe, aye do aye
Say brothers sisters, see your brothers in the sky
Neighbour, neighbour, don't be so cold
There's so much glory from the story untold 

I believe, I believe, I believe...

7 mar 2012

L'ultimo Centimetro



Nel 2002 mi innamorai di Christina.
Quell’anno confessai la verità ai miei genitori. Non avrei potuto farlo senza Chris che mi teneva la mano. Mio padre ascoltava ma non mi guardava. Mi disse di andarmene e di non tornare mai più.
Mia madre non disse niente, ma io avevo detto solo la verità, ero stata così egoista?
Noi svendiamo la nostra onestà molto facilmente, ma in realtà è l’unica cosa che abbiamo, è il nostro ultimo piccolo spazio…
Ma all’interno di quel centimetro, noi siamo liberi.

Avevo sempre saputo cosa fare nella vita, e nel 2015 recitai nel mio primo film: “Le pianure di sale”. Fu il ruolo più importante della mia vita, non per la mia carriera ma perché fu lì che incontrai Ruth.
La prima volta che ci baciammo, capii che non avrei mai più voluto baciare altre labbra, al di fuori delle sue.


Andammo a vivere insieme in un appartamentino a Londra. Lei coltivava le Scarlett Carson per me nel vaso sulla finestra e la nostra casa profumava sempre di rose. Furono gli anni più belli della mia vita.
Ma la guerra in America divorò quasi tutto e alla fine arrivò a Londra.
A quel punto non ci furono più rose… per nessuno.

Ricordo come cominciò a cambiare il significato delle parole. Ricordo come ‘diverso’ diventò ‘pericoloso’. Ancora non capisco perché ci odiano così tanto.
Presero Ruth mentre faceva la spesa. Non ho mai pianto tanto in vita mia.
Non passò molto tempo prima che venissero a prendere anche me.

Sembra strano che la mia vita debba finire in un posto così orribile, ma per tre anni ho avuto le rose e non ho chiesto scusa a nessuno.
Morirò qui… tutto di me finirà… tutto… tranne quell’ultimo centimetro… un centimetro… è piccolo, ed è fragile, ma è l’unica cosa al mondo che valga la pena di avere. Non dobbiamo mai perderlo, o svenderlo, non dobbiamo permettere che ce lo rubino…

Spero che chiunque tu sia, almeno tu, possa fuggire da questo posto; spero che il mondo cambi e le cose vadano meglio, ma quello che spero più di ogni altra cosa è che tu capisca cosa intendo quando dico che anche se non ti conosco, anche se non ti conoscerò mai, anche se non riderò, e non piangerò con te, e non ti bacerò, mai… 
Io ti amo, dal più profondo del cuore… Io ti amo.

Valerie


V x Vendetta 


4 mar 2012

I Segnali



Cammino per il bazar di questa città africana, sospinto dal vento di questa peregrinazione con la quale celebro i 20 anni dal mio cammino di Santiago. 
Mi trovo con Adam Fathi e Samir Benali, due scrittori locali: a quindici chilometri ci sono le rovine di Cartagine, che nel lontano passato fu capace di affrontare la potente Roma.
Passiamo vicino a un bell’edificio: nel 1754, un fratello uccise l’altro. Il loro padre decise di costruire questo palazzo per ospitarvi una scuola, mantenendo viva la memoria del figlio assassinato. Il mio commento è che, in questo modo, anche il figlio assassino sarebbe stato ricordato.

"Non è proprio cosí – risponde Samil. – Nella nostra cultura, il criminale condivide la colpa con tutti coloro che gli hanno permesso di commettere il crimine. Quando un uomo viene ucciso, anche quegli che gli ha venduto l’arma è responsabile davanti a Dio. L’unico modo che aveva il padre per emendare ciò che considerava un proprio errore fu di trasformare la tragedia in qualcosa che potesse aiutare gli altri: in luogo della vendetta che si limita al castigo, la scuola ha fatto in modo che l’istruzione e la saggezza potessero essere trasmesse da piú di due secoli."

Su una delle porte dell’antica muraglia c’è una lanterna. Fathi commenta il fatto che io sia uno scrittore ormai noto, mentre lui si sta ancora battendo per un riconoscimento:
"Qui risiede l’origine di uno dei piú celebri proverbi arabi: 
“La Luce illumina solo lo Straniero”.

Dico allora che anche Gesú fece lo stesso commento: "nessuno è profeta nella propria terra". Noi tendiamo sempre a valorizzare quello che viene da lontano, senza mai riconoscere tutto ciò che di bello esiste intorno a noi.
Sí, può darsi che illumini soltanto lo straniero, ma questo fa davvero una grande differenza quando siamo posseduti da questo enorme amore per ciò che facciamo?

Grazie a Dio, la sala è affollata per la conferenza in questo paese africano.
Comincia la conferenza. Le presentazioni durano al massimo cinque minuti, e ora mi rimangono 45 minuti per dialogare apertamente. 

C’è la prima domanda di una giovane: che cosa sono i segnali di cui parlo tanto nei miei libri? Spiego che si tratta di un linguaggio estremamente personale che sviluppiamo nel corso della vita, attraverso le azioni corrette e gli errori, finché ci rendiamo conto del momento in cui Dio ci sta guidando. 
A un’altra domanda – se è stato un segnale a portarmi in questo paese lontano – rispondo che sí, sto facendo un viaggio di 90 giorni per celebrare i miei 20 anni dal pellegrinaggio lungo il Cammino di Santiago.

La conversazione continua, il tempo passa rapidamente, e devo riprendere il mio discorso. Scelgo a caso, fra 600 persone, un uomo di mezza età, con un paio di baffoni, per l’ultima domanda.
E questi dice:
"Non voglio fare nessuna domanda. Voglio solo pronunciare un nome."

E dice il nome di una piccola cappella, situata in un luogo sperduto, a migliaia di chilometri dal posto in cui mi trovo, dove un giorno deposi una targa come ringraziamento per un miracolo. E dove sono andato, prima di iniziare questo pellegrinaggio, a chiedere alla Vergine di proteggere i miei passi.

Ormai non so piú come continuare la conferenza.  Le parole che seguono sono state scritte da Adam Fethi, uno degli scrittori che componevano il tavolo:

“E all’improvviso l’Universo in quella sala era come se avesse cessato di muoversi. Tante cose accaddero: io vidi le tue lacrime. E vidi le lacrime della tua dolce moglie, quando quel lettore anonimo pronunciò il nome di una cappella sperduta in qualche luogo del mondo.
“Tu perdesti la voce. Il tuo viso sorridente si fece serio. I tuoi occhi si riempirono di lacrime timide, che tremolavano sull’orlo delle ciglia, come se si scusassero di stare lí senza essere invitate.
“Allora cercai di fissarmi su Christina, chiedendo aiuto, tentando di capire che cosa stava succedendo, come interrompere quel silenzio che sembrava infinito. E vidi che anche lei piangeva, in silenzio, come se fossero note di una stessa sinfonia, e come se le vostre lacrime si sfiorassero, malgrado la distanza.
“E in quei lunghi secondi ormai non esistevano piú né sala, né pubblico né altro. 
Tu e tua moglie eravate partiti verso un luogo dove nessuno poteva seguirvi: ciò che esisteva era solo la gioia di vivere tutto questo, che veniva raccontato solo con il silenzio e l’emozione.
“Le parole sono lacrime che sono state scritte.  Le lacrime sono parole che hanno bisogno di sgorgare. Senza di esse, nessuna gioia possiede un fulgore, nessuna tristezza ha una fine. Dunque, grazie per le tue lacrime”.

Avrei dovuto dire alla giovane che aveva posto la prima domanda – quella sui segnali – che lí c’era uno di loro, che affermava che io mi trovavo nel luogo in cui sarei dovuto stare, al momento giusto, malgrado io non abbia mai capito bene cosa mi abbia portato fin lí.
Ma penso che non sia stato necessario: lei deve averlo capito.

Aleph – P. Coelho


1 mar 2012

Apriti cuore




In questa notte calda di Ottobre… apriti cuore
non stare lì in silenzio, senza dir niente
non ti sento, non ti sento, da troppo tempo non ti sento
e ti ho tenuto lontano dalla gente
Quanti giorni passati senza un gesto d'amore
con i falsi sorrisi e le vuote parole
Ho perfino pensato in questa notte di Ottobre
di buttarti via...... di buttarti via…

Ah, lo so che il cuore non è un calcolo
freddo e matematico
lui non sa dov'è che va, sbaglia, si ferma e riprende
e il suo battito non è logico
è come un bimbo libero
appena dici che non si fa, lui si volta e si offende

Non lasciarlo mai solo, come ho fatto io
lascia stare il potere, il denaro che non è il tuo Dio
o anche tu rimarrai senza neanche un amico

Cambierò… cambierò
apriti cuore ti prego, fatti sentire
Cambierò, tornerò come un tempo padrone di niente, di niente, di niente

Anche davanti a questo cielo nero di stelle,
e ce ne sono stanotte di stelle, forse miliardi… cuore non parli?
o sono io che non sento, e per paura di ogni sentimento
cinico e indifferente, faccio finta di niente…

Ma non ho più parole in questa notte di Ottobre
sento solo lontano un misterioso rumore
è la notte che piano si muove… e tra poco esce il Sole

Cambierò… cambierò
apriti cuore ti prego, fatti sentire
cambierò, tornerò come un tempo padrone di niente, di niente, di niente….