Candle in the Wind

Candle in the Wind

29 nov 2013

La Solitudine dei Numeri Primi

I numeri primi sono divisibili soltanto per 1 e per se stessi. Se ne stanno al loro posto nell'infinita serie dei numeri naturali, schiacciati come tutti fra due, ma un passo in là rispetto agli altri. Sono numeri sospettosi e solitari.

Tra i numeri primi ce ne sono alcuni ancora più speciali.
I matematici li chiamano primi gemelli: sono coppie di numeri primi che se ne stanno vicini, anzi quasi vicini, perché fra di loro vi è sempre un numero pari che gli impedisce di toccarsi per davvero. Numeri come l'11 e il 13, come il 17 e il 19, il 41 e il 43.
Se si ha la pazienza di andare avanti a contare, si scopre che queste coppie via via si diradano.

Ci si imbatte in numeri primi sempre più isolati, smarriti in quello spazio silenzioso e cadenzato fatto solo di cifre e si avverte il presentimento angosciante che le coppie incontrate fino a lì fossero un fatto accidentale, che il vero destino sia quello di rimanere soli.

Poi, proprio quando ci si sta per arrendere, quando non si ha più voglia di contare, ecco che ci si imbatte in altri due gemelli, avvinghiati stretti l'uno all'altro. Tra i matematici è convinzione comune che per quanto si possa andare avanti, ve ne saranno sempre altri due, anche se nessuno può dire dove, finché non li si scopre.

P. Giordano



21 nov 2013

Unconditionally




Oh no, did I get too close?
Oh, did I almost see what’s really on the inside?
All your insecurities
All the dirty laundry
Never made me blink one time

Unconditional, unconditionally
I will love you unconditionally
There is no fear now
Let go and just be free
I will love you unconditionally

Come just as you are to me
Don’t need apologies
Know that you are a worthy
I take your bad days with your good
Walk through this storm I would

I’d do it all because I love you
I love you

Unconditional, unconditionally
I will love you unconditionally
There is no fear now
Let go and just be free
I will love you unconditionally

So open up your heart and just let it begin
Open up your heart, and just let it begin
Open up your heart, and just let it begin
Open up your heart

Acceptance is the key to be truly free
Will you do the same for me?




13 nov 2013

Rosa Rosae


“Rosa, oh, contraddizione pura! 
Delizia d’essere il sonno di nessuno sotto tante palpebre”

 R. Maria Rilke 




Il poeta tedesco Rilke abitò per un certo periodo a Parigi.
Per andare all’Università percorreva ogni giorno, in compagnia di una sua amica, una strada molto frequentata.
Un angolo di questa via era perennemente occupato da una mendicante che chiedeva l’elemosina ai passanti.
La donna sedeva sempre allo stesso posto, immobile come una statua, con la mano tesa e gli occhi fissi al suolo.
Rilke non le dava mai nulla, mentre la sua compagna le donava spesso qualche moneta.
Un giorno la giovane francese, meravigliata domandò al poeta:
- Ma perchè non dai mai nulla a quella poveretta? -
- Dovremmo regalare qualcosa al suo cuore, non alle sue mani – rispose il poeta.
Il giorno dopo, Rilke arrivò con una splendida rosa appena sbocciata, la depose nella mano della mendicante e fece l’atto di andarsene.
Allora accadde qualcosa d’inatteso:
la mendicante alzò gli occhi, guardò il poeta, si sollevò a stento da terra, prese la mano dell’uomo e la baciò.
Poi se ne andò stringendo la rosa al seno.
Per un’intera settimana nessuno la vide più.
Ma otto giorni dopo,la mendicante era di nuovo seduta nel solito angolo della via.
Silenziosa e immobile come sempre.
- Di che cosa avrà vissuto in tutti questi giorni in cui non ha ricevuto nulla? – chiese la giovane francese.
- Della rosa – rispose il poeta.


10 nov 2013

Crisi Umanitaria


"Io sono qui per provare qualcosa in cui credo: 
che la guerra è inutile e sciocca, 
la più bestiale prova di idiozia della razza terrestre."


O. Fallaci  




Mentre continua il sanguinoso conflitto in Siria, 1 milione e mezzo di siriani sono fuggiti dalle loro case per rifugiarsi in altre città del paese. Hanno varcato il confine con Giordania, Iraq, Libano e Turchia oltre 30 mila persone. Se l’Acnur ha finora registrato 125.000 rifugiati, i governi ospitanti ne stimano almeno 200.000, senza contare che nelle previsioni dell’ONU potrebbero presto diventare 650.000.
La comunità internazionale ha scelto di dare sostengo politico alle parti del conflitto siriano senza finanziare la crisi umanitaria. Ad oggi, secondo i dati delle Nazioni Unite, il Piano di Risposta regionale ha ricevuto solo il 21,4% dei fondi necessari.

Il flusso di profughi in arrivo in Giordania appare inarrestabile: ogni giorno circa mille persone valicano il confine. Per fronteggiare l’emergenza, il governo ha deciso di allestire un grande campo rifugiati nel deserto a scapito del sistema di accoglienza messo in campo sinora, che ha funzionato in modo efficace permettendo ai siriani di vivere al fianco della comunità locale in Giordania.
Il Libano ha accolto almeno 20.000 persone, con il pericolo che l’assenza di accoglienza possa far saltare i fragili equilibri sui cui si regge il paese dei cedri. Negli ultimi mesi, la mancanza di aiuti ha costretto oltre 12 mila siriani a raggiungere l’Unione Europea.
Migliaia di palestinesi, rifiutati dai paesi confinanti, hanno lasciato le loro case a Damasco per rifugiarsi in edifici scolastici. Il campo di Yarmouk è circondato dall’esercito.

Come sempre sono i più vulnerabili ed i più deboli a pagare il prezzo sanguinoso della guerra.
La guerra siriana non interessa più all'Occidente, perchè i potenti della terra hanno compreso che non era più opportuno intervenire. Eppure si muore ancora, i profughi scappano ancora.
Stiamo per esplodere, abbiamo perso il valore, il senso profondo della nostra breve vita... i conflitti armati derivano da interessi economici, oltre che ideologici, dunque sono ancora più ingiustificati, insensati, difficili da capire.

6 nov 2013

Il Filo di Seta



Io, se solo sapessi cos'è 
cosa c'è dietro a quell'ombra 
a quella paura... 
che ti fa cambiare faccia 
e fa dire quello che non si pensa. 

Dove si è rotto il filo di seta che ci univa 
e scendeva giù, giù, giù negli abissi 
e dall'universo 
scendeva giù, giù, giù negli abissi 
e andrò a cercarlo adesso. 

Io, se solo sapessi dov'è
dove ho perso la mia pazienza 
e lasciato la speranza... 
per trovare indifferenza
freddo e apparenza. 

Come? non so se ho capito bene 
tu non vuoi venire
a cercare insieme 
a cercare insieme, insieme, insieme. 

Io, se solo sapessi dov'è 
dove ho perso tutto il coraggio 
la grazia che ho imparato
l'amore che avevo dentro... 

Dove si è rotto il filo di seta che ci univa 
e scendeva giù, giù, giù negli abissi 
e dall'universo 
scendeva giù, giù, giù negli abissi 
e vado a cercarlo... senza paura.

1 nov 2013

Passaggio


La morte non è niente.
Sono solamente passato dall'altra parte:
è come fossi nascosto nella stanza accanto.
Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamo ancora.
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare;
parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce, non assumere un'aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,
di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme.
Prega, sorridi, pensami!
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima:
pronuncialo senza la minima traccia d'ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto:
è la stessa di prima, c'è una continuità che non si spezza.
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente,
solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono dall'altra parte, proprio dietro l'angolo.
Rassicurati, va tutto bene.
Ritroverai il mio cuore,
ne ritroverai la tenerezza purificata.
Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami:
il tuo sorriso è la mia pace.

Henry Scott Holland