Quante volte possiamo innamorarci nella vita?
“Pochissime volte, solo quando affrontiamo dei grandi 
cambiamenti. Ma, voi mi direte, c’è gente che afferma di innamorarsi in continuazione, anche ogni quindici 
giorni. No, no, questi non sono innamoramenti, sono 
attrazioni improvvise, fascinazioni, 
infatuazioni, cotte, tutti fenomeni di breve 
durata che esamineremo in seguito.
 L’innamoramento è una vera e propria rivoluzione, un cambiamento radicale e, quindi, raro”.
Possiamo amare, voler bene, a due persone contemporaneamente?
“Possiamo essere innamorati di
 una persona e continuare a volere molto
 bene a quella con cui vivevamo prima, soprattutto se abbiamo 
vissuto assieme per molto tempo. E potremmo anche restarle accanto, prendercene 
cura. Ma di solito è 
impossibile, perché lei non accetta il nostro nuovo amore, non sopporta di 
dividerci con altri. Nella coppia, anche se la 
passione è finita da un pezzo, ciascuno continua a pretendere l’
esclusiva.
Nei paesi in cui esiste la 
poligamia, la donna si sposa sapendo già che arriverà una nuova moglie e, anche se non è contenta, non si 
ribella. Ma da noi la coppia si forma sulla base dell’
esclusività e quindi, se uno si 
innamora di un altro, di solito, la vecchia relazione finisce con un divorzio”.
Che differenza c’è tra amore e amicizia?
“L’amicizia è fondata sulla
 fiducia e si costruisce poco a poco, con l’esperienza. L’amore invece nasce da un’attrazione 
misteriosa. L’amicizia è sicurezza, l’amore è 
rischio. Non puoi restare 
amico di uno che non ti è amico, mentre ti puoi innamorare di qualcuno che 
non ti corrisponde. Quando incontriamo un amico, anche dopo anni, è come se lo avessimo lasciato un 
momento prima; riprendiamo la conversazione come se fosse un 
dialogo ininterrotto. Poi siamo lieti se lui ci racconta cosa gli è successo, ma non ne sentiamo la 
necessità assoluta. Invece del nostro innamorato vogliamo sapere
 tutto ciò che ha vissuto, tutto ciò che ha 
fatto nel periodo in cui era 
lontano. Il tempo dell’
amicizia è granulare, mentre il tempo dell’innamoramento è 
denso, continuo. L’
innamorato vuol essere con l’altro ogni 
istante, e per sempre”.
Come ti accorgi che non è solo sesso, ma amore?
“Perché, ad un certo punto, provi un 
sentimento che prima non sapevi nemmeno cosa fosse: l’esclusività, il 
terrore panico di perdere l’amato. L’amore è sempre 
possessivo, è sempre geloso. Dice: “
Quest’uomo è mio, questa donna è mia, e non posso sostituirli con nessun altro!”. Sei stata prima con l’uno e poi con l’altro per 
provare, per vedere cosa succede. Ma 
se era vero amore, per quanto tu abbia incominciato in modo 
superficiale, per gioco, se ora 
scopri che lui va a letto con un’
altra, ti senti annientata. Quel sesso che 
prima ti sembrava così facile, così 
leggero, ora ti appare una catastrofe e lui ha un bel 
dirti che non era importante, perché se ami, non puoi
 accettare che lui scelga, volontariamente, il 
piacere sessuale con un’altra, invece che con te. Quel
 tradimento ti rode, ti avvelena”.
Bravi amanti si nasce o si diventa?
“Si diventa. Per prima cosa
 è importante amare. Ma non 
basta l’amore, occorre anche un sapere, che sia acquista grazie alla 
curiosità, alla consapevolezza che il corpo di ogni donna è 
diverso da quello di un’altra. Un 
uomo perciò diventa una bravo amante se vuol 
dare piacere alla sua donna, l’ascolta e 
interpreta i suoi desideri pronto a proseguire se capisce, e a ritirarsi se sbaglia. Ma fa grandissimi progressi se ha la
 fortuna di incontrare una donna che rinuncia alle sue 
inibizioni e gli parla e gli spiega come amarla nel modo
 giusto. Molti uomini non hanno idea di quanto sia 
complesso il corpo femminile, e molte donne
 non sanno comunicarlo al loro uomo, usando le parole. Anche le donne conoscono poco l’
erotismo maschile, che è ad un tempo 
rozzo e fragilissimo e deve essere
 educato, diretto. Di sicuro non aiutano né il cinema né la pornografia, dove si vedono donne e uomini che 
appaiono appagati e felici anche se si sono appena conosciuti”.
È vero che la donna, quasi sempre, riesce a conquistare l’uomo di cui è innamorata?
“Se non sempre, spesso. Non dimentichiamo che la 
donna, già quando è adolescente, sa 
adorare il suo divo da lontano anche 
senza la speranza di essere ricambiata. E quando le piace un uomo è 
capace di amarlo a lungo, anche molti anni, e 
aspettare il momento in cui lui finalmente si accorge di lei e si innamora a sua volta. In questo periodo
 sa anche essergli fedele, o per 
disinteresse verso gli altri o per timore di perderlo. Un 
comportamento del genere ha grande effetto sull’uomo. Perciò possiamo dire che se una donna ama
 veramente un uomo, se lo vuole veramente, quasi sempre 
riuscirà ad averlo”.
Le donne hanno una sensibilità maggiore degli uomini?
“Si. Non c’è il
 minimo dubbio. Le 
femmine hanno una sensibilità della 
pelle, del corpo, una percezione degli 
odori, un’intuizione delle 
emozioni maggiore dei maschi. I maschi sono eccitati dalle 
forme, ma in realtà non sanno 
vedere la donna nella sua interezza, nella sua 
complessità. Spesso non vedono chiaramente nemmeno il 
corpo femminile. Le donne scoprono subito i 
difetti del corpo di un’altra donna. Gli 
uomini no. Inoltre le donne sono molto più selettive e 
valutano tutti gli aspetti dell’uomo: la bellezza, la 
forza, l’audacia, l’eleganza, ma anche 
cose come il potere o la ricchezza ed infine qualità
 interiori come il coraggio, la 
sincerità, lo spirito di avventura”.
Cos’è il fascino?
Il fascino non è un corpo, non è un volto, è il tralucere di una vita. Nel film di Scorsese “L’età dell’
innocenza”, la contessa Olewska esercita un fascino 
irresistibile perché porta, nella banalità newyorkese, il segreto 
conturbante degli amori e delle passioni europee. Un mistero che traspare nella dolcezza 
fiera e dolente dei suoi lineamenti, nel suo sorriso 
disarmante, nel suo abbigliamento raffinato, nella sua 
sicurezza fra gente ostile, nel suo 
anticonformismo che indica altre abitudini, altri amori, rapporti 
proibiti. Il fascino è sempre il tralucere di un passato e di un 
mondo a noi sconosciuto, superiore al nostro ordine 
quotidiano. È il rivelarsi di questo mistero, è la 
seduzione di questo mistero”.
Uomini e donne tradiscono in modo diverso?
“Tutti e due di solito 
tradiscono quando l’altro è lontano, quando si sentono 
soli, quando si sentono trascurati. L’uomo lo fa 
senza cercare forti giustificazioni e soprattutto senza mettere in 
crisi tutto il rapporto. Lo relega, con 
estrema facilità, nella sfera puramente 
fisica. La donna, invece, si interroga più a 
fondo sul motivo del suo tradimento, rivede 
tutto il rapporto, non vive e non concepisce i rapporti 
sessuali e la relazione amorosa come se fossero 
compartimenti stagni”.
È vero che “in amor vince chi fugge”?
“Questo celebre verso di Ludovico Ariosto dice che in 
amore vince chi si fa desiderare, chi non si 
concede, ma anzi, respinge, suscita 
gelosia. A volte è vero 
e a volte è falso. È 
vero nel caso di persone competitive, che vengono eccitate, 
stimolate dalla presenza di un rivale o di una 
rivale e dalla gelosia. Molto 
meno vero nelle persone che hanno 
bisogno di amore sincero e che non 
sopportano la gelosia, perché queste 
vogliono solo che l’altro si butti nelle loro braccia e gli dica “
ti amo”.