Là dove c'è un segreto vergognoso, c'è sempre una zona morta nella psiche femminile, un luogo che non sente o non reagisce nel modo opportuno agli eventi della propria o dell'altrui vita emotiva.
La zona morta è ben protetta.
E' un luogo dal numero infinito di muri e porte, tutte chiuse con venti serrature, e gli "homunculi", le piccole creature dei sogni femminili, si affannano a costruire altre porte ancora, altri sbarramenti, ad aumentarne la sicurezza, altrimenti il segreto potrebbe sfuggire.
Non c'è modo di ingannare la Donna Selvaggia, tuttavia.
E' consapevole degli oscuri involti legati sempre più strettamente da corde e bende che stanno nella mente di una donna. Quegli spazi sono insensibili alla luce e alla grazia, tanto sono ricoperti. E ovviamente, siccome la psiche è fortemente compensatoria, il segreto troverà comunque una via d'uscita, se non a parole almeno sotto forma di improvvise malinconie, di collere misteriose e intermittenti, di tic fisici, di tensioni e dolori, di conversazioni oziose che s'interrompono d'improvviso e senza spiegazioni, di improvvise strane reazioni a film, persino a pubblicità.
Clarissa P. Estes