Il Cielo e la Terra sono di una bellezza maestosa, ma non ne parlano; le quattro stagioni si succedono secondo una legge evidente, ma non ne discutono; a tutti gli esseri presiede un ordine costitutivo, ma essi non lo formulano.
Il santo va alle origini della bellezza della Terra e del Cielo e penetra l'ordine costitutivo di tutti gli esseri. Qualcosa di supremamente divino e luminoso si trasforma con le cento metamorfosi del mondo.
Gli esseri di quaggiù sono sottomessi fin dalle origini alle metamorfosi in morte e in vita, in quadrato e in circolo, e ignorano la loro comune radice.
Tutti gli esseri scompaiono e appaiono e si rinnovano incessantemente nel corso della loro vita. L'Oscurità e la Luce e le quattro stagioni si alternano secondo un ordine regolare. Tenebroso e sfuggente, esso è l'esistenza stessa; in origine senza forma, è trascendente. Tutti gli esseri del mondo che lo posseggono in sé ignorano, tuttavia, la sua esistenza. Viene chiamato la radice dell'universo.
Colui che conosce questa radice comune è degno di osservare il Cielo.
Chuang-tzu
Candle in the Wind
30 set 2012
27 set 2012
Ora!
Dicono che è vero che quando si muore poi non ci si vede più
dicono che è vero che ogni grande amore naufraga la sera davanti alla tv
dicono che è vero che ad ogni speranza corrisponde stessa quantità di delusione
dicono che è vero sì ma anche fosse vero, non sarebbe giustificazione
per non farlo più... ora.
Dicono che è vero che quando si nasce sta già tutto scritto dentro ad uno schema
dicono che è vero che c’è solo un modo per risolvere un problema
dicono che è vero che ad ogni entusiasmo corrisponde stessa quantità di frustrazione
dicono che è vero sì ma anche fosse vero non sarebbe giustificazione
per non farlo più... ora.
Non c’è montagna più alta di quella che non scalerò
non c’è scommessa più persa di quella che non giocherò
ora.
Dicono che è vero che ogni sognatore diventerà cinico invecchiando
dicono che è vero che noi siamo fermi è il panorama che si sta muovendo
dicono che è vero che per ogni slancio tornerà una mortificazione
dicono che è vero sì ma anche fosse vero non sarebbe giustificazione
per non farlo più... ora.
Non c’è montagna più alta di quella che non scalerò
non c’è scommessa più persa di quella che non giocherò
ora.
Ora!
Ora!
25 set 2012
Il Pensiero
Il pensiero si manifesta nella parola;
la parola si manifesta nell'atto;
l'atto si sviluppa in abitudine;
e l'abitudine si solidifica in carattere.
Sorveglia quindi con cura il pensiero e le sue strade,
e fa che esso sgorghi dall'amore
nato dalla premura per tutti gli esseri.
Buddha
22 set 2012
One Step Closer
Heart beats fast
Colors and promises
How to be brave
How can I love when I’m afraid to fall
But watching you stand alone
All of my doubt suddenly goes away somehow
One step closer...
I have died everyday waiting for you
Darling don’t be afraid I have loved you
For a thousand years
I love you for a thousand more
Time stands still
Beauty in all she is
I will be brave
I will not let anything take away
What’s standing in front of me
Every breath
Every hour has come to this
One step closer
I have died everyday waiting for you
Darling don’t be afraid I have loved you
For a thousand years
I love you for a thousand more
All along I believed I would find you
Time has brought your heart to me
I have loved you for a thousand years
I love you for a thousand more
One step closer
One step closer
19 set 2012
Sonetto a Orfeo
E tutto tacque.
Eppure in quel tacere
s'avanzò nuovo inizio,
cenno e mutamento.
R. M. Rilke - Sonetti a Orfeo
15 set 2012
Tarocchi e Kabbalah
La
Cabala è la raccolta di tutto il sapere mistico di tradizione ebraica. Tutto il
complesso di questa saggezza poggia sull'Albero della Vita, simbolo del
Macrocosmo, che esprime in forma simbolica le Emanazioni della Mente di Dio, il
pensiero creativo che nel suo infinito Amore emana da se stesso, segue i
sentieri dell'evoluzione della Coscienza ed arriva sul nostro piano materiale,
assumendo una forma distinta.
L'Albero
della Vita rappresenta gli stadi evolutivi di una coscienza, nel suo ritornare
alla fonte, e i diversi livelli in cui questa si trova nel momento specifico,
poichè ogni uomo contiene Dio in sè, ogni manifestazione di Dio è quindi
riscontrabile all'interno dell'uomo.
L'Albero
della Vita è suddiviso in 10 emanazioni, scomparti, stazioni, stadi, fasi,
qualità, chiamati Sephirot.
La
prima, Kether,
Corona, è l'Assoluto, il piano divino a cui aspiriamo, la Luce pura, la Forza
che emana da noi quando siamo sul sentiero giusto. Plutone è il pianeta che la
governa, principio primo di trasmutazione profonda. E' il numero uno, l'unità
indistinta, che si differenzierà nell'incontro con la Sephirah successiva.
La
seconda è Chokmah,
Saggezza, intendendo la saggezza divina nel creato. Governata da Urano, signore
della sensibilità psichica, la nostra antenna interiore che collega il cuore al
divino. E' il numero 2, raccoglie l'emanazione dell'1 e le dà la forza per
essere accolta e formata dalla Sephirah successiva.
La
terza è Binah,
Intelligenza. E' l'Intelligenza Divina, la Madre Superiore, che genera
continuamente nuove forme, che in questo livello sono espresse in potenza. Esse
troveranno una forma fisica nell'ultima Sephirah, Malkuth. Binah è governata da
Nettuno, signore dell'intuito, del senso di unità e dell'inconscio collettivo.
Tra
queste ultime due si trova la Sephirah nascosta, Daat, Conoscenza, governata da
Saturno, signore del karma. A questa Sephirah ci si arriva molto difficilmente
o almeno solo dopo una grande illuminazione.
La
quarta Sephirah è Chesed, Grazia, governata da Giove, signore dell'espansione in
senso lato. E' il numero 4 e rappresenta di conseguenza i 4 elementi (fuoco/terra/aria/acqua),
la forza che dà loro origine e li esplica.
La
quinta Sephirah è Guevurah, Rigore, governata da Marte, signore dell'azione e del
desiderio. E' il numero 5, la forza di distruzione delle forme che si sublimano
per raggiungere la perfezione della quintessenza. E' la Sephirah delle prove,
dove è necessario decostruire una situazione per costruirne una nuova.
La
sesta Sephirah è Tipheret,
Bellezza, governata dal Sole, signore della nostra vocazione. Questo è il
cardine centrale dell'Albero, perchè Tipheret è collegata con tutte le
Sephirot. La bellezza divina si manifesta come centro di gravità permanente che
irradia verso tutte le altre Sephirot. E' l'equilibrio. In questa Sephirah
avvengono le nozze mistiche tra Kether, Corona, e Malkuth, il Regno. E' il
numero 6, lo stadio in cui si comincia a percepire il desiderio del ritorno.
La
settima è Netzach,
Vittoria, governata da Venere, signora dei sentimenti. Si nel pilastro di
sinistra, quello maschile, ma la sua essenza è femminile, quindi è mobile e
versatile nell'esprimersi nel mondo fenomenico. E' il numero 7, esprime la
fermezza (suo attributo) richiesto dall'Amore per la sua sussistenza.
L'ottava
Sephirah è Hod,
Splendore, lo splendore del pensiero divino. L'intelligenza delle forme
concepita in Binah qui si addensa, dando splendore di espressione alle forme
stesse. E' governata da Mercurio, signore della mente. E' il numero 8, ciò che
è sopra è come ciò che è sotto, e testimonia che ciò che è vero per la mente si
crea automaticamente nel mondo esteriore.
La
nona Sephirah è Yesod,
Fondamento, la base di tutto l'Albero. E' la fondazione della creazione, perchè
essendo la base di tutto, coniuga in sè la forma e la forza. E' governata dalla
Luna, signora dell'inconscio individuale. E' il numero 9, chiude un ciclo per
aprirne un altro, ad un altro livello.
La
decima e ultima Sephirah è Malkuth, Regno, radice del pilastro centrale. E'
la manifestazione finale, dove tutte le potenzialità sono in atto. E' il mondo
materiale. Governata dalla Terra, nostra Madre e dispensatrice della
comprensione, accettazione della lezione karmica che siamo venuti a vivere su
questo piano. Malkuth è la Madre Inferiore delle forme, dove queste sono
visibili. E' il numero 10, un altro ciclo che si apre, ed è qui che i
meccanismi del desiderio di ritorno si attuano.
Le
Sephirot sono collegate tra loro da alcuni sentieri, i quali permettono
l'interrelazione e l'equilibrio dinamico del macro-microcosmo.
Quando
noi nasciamo, in noi si esprime Malkuth, la materia, mentre tutte le altre sono
presenti in latenza. Sarà questo desiderio ed anelito a raggiungere altri
stadi/stati che ci vivificherà e ci spingerà verso il sentiero scelto dalla
nostra anima.
I
tre pilastri dell'Albero della Vita si dividono in:
pilastro
di destra, maschile, detto della Grazia - possiede la forza
pilastro
centrale, androgino, detto della Misericordia - mediatore,
pilastro
di sinistra, femminile, detto della Severità - possiede la forma.
L'Albero
della Vita è diviso in tre sezioni a partire dall'alto:
il
triangolo superiore corrisponde allo Spirito nell'Uomo,
il
triangolo centrale corrisponde all'Anima Intellettiva, quindi al corpo mentale,
il
triangolo inferiore corrisponde all'anima emozionale.
Da
questa suddivisione rimane esclusa Malkuth, la quale rappresenta il corpo
fisico ed eterico umano contemporaneamente.
Sovrapponendo
gli Arcani Maggiori alle Sephirot avremo che:
-
il Matto (numero 0 - nel nostro caso anche
numero 22) emana da Kether a Binah, collegando la Prima Emanazione (Corona),
con l'Intelligenza. Il primo impulso viene immagazzinato dall'intelligenza
affinchè ne venga fatto buon uso. Il Matto è colui che non ha corpo e segue il
sentiero indicatogli dall'Anima. Come Kether non ha forma, è androgino.
-
Il Bagatto (numero 1) emana da Kether e la
collega con Chokmah, la Prima Emanazione viene raccolta e differenziata. Sia il
Bagatto che questo sentiero parlano di progetti da compiere e di forza attiva
che ci pervade ogni volta che abbiamo un progetto da portare a compimento.
-
La Papessa (numero 2) emana da Kether e la
collega a Tipheret, la Bellezza. L'Emanazione Divina incontra la bellezza del
suo pensiero per poi incarnarsi nel fondamento, così come la Papessa custodisce
l'antica sapienza e ne fa il suo punto di forza. E' una custode del tempio:
prima di procedere oltre, devi essere in grado di farlo. Così come l'emanazione
deve ancora trovare un fondamento giusto per potersi esprimere.
-
L'Imperatrice (numero 3) emana da Chokmah e la
collega a Binah. La forza feconda la forma, così come l'Imperatrice è simbolo
di gravidanza. L'intelligenza si forma in base alla saggezza, per sostenere le
nostre azioni, così come l'Imperatrice rappresenta il risultato di ciò che
abbiamo seminato.
-
L'Imperatore (numero 4) emana da Chokmah e la
collega a Tipheret. La Saggezza incontra la Bellezza e si sposano. E' il primo
portale di passaggio tra lo Spirito e l'Anima, il livello di energia diventa
leggermente più denso. E' un sentiero di ricerca di equilibrio che ci apre le
porte ad una comunicazione a 360 gradi.
-
Il Papa (numero 5) emana da Chokmah a Chesed, la
Saggezza incontra la Grazia e ci permette di essere guida per noi stessi e per
gli altri, di espandere verso l'esterno le regole delle nostre leggi interiori.
-
L'Innamorato (numero 6) emana da Binah a
Tipheret, l'Intelligenza incontra la Bellezza. Diamo forma alle nostre idee
secondo l'ispirazione divina.
-
Il Carro (numero 7) emana da Binah e Guevurah,
l'Intelligenza incontra il Rigore. Siamo forti ed applicando una forte
autodisciplina riusciamo a seguire il nostro cammino.
-
La Giustizia (numero 8) emana da Guevurah a
Tipheret. Il Rigore incontra la Bellezza e si miscelano insieme per trovare
l'equilibrio lontano dagli eccessi della stazione precedente.
-
L'Eremita (numero 9) emana da Chesed a Tipheret,
la Grazia incontra la Bellezza. Ogni nostro gesto ne porta il segno. Ammirando
le meraviglie del creato, noi le ritroviamo in noi e questo ci arricchisce
dentro, senza aver bisogno di alcunchè di esteriore.
-
La Ruota della Fortuna (numero 10) emana da
Chesed a Netzach, altro portale di cambiamento di livello. La Grazia incontra
il Trionfo. La densità sempre più presente, fa sì che le idee entrino in
risonanza con la realtà esterna, permettendoci così di intravedere il risultato
finale.
-
La Forza (numero 11) emana da Guevurah a Chesed.
Il Rigore incontra la Grazia e insieme ci donano l'equilibrio per portare
avanti le nostre leggi con amore.
-
L'Appeso (numero 12) emana da Guevurah a Hod, il
Rigore incontra lo Splendore. Nell'accettare ciò che la voce interiore ci dice
arriviamo al risultato agognato.
-
La Morte (numero 13) emana da Tipheret a
Netzach, la Bellezza incontra il Trionfo. L'essenza delle cose racchiude tutto
l'Universo. Questa consapevolezza ci rende possibile diventare a nostra volta
un'emanazione dell'Universo.
-
La Temperanza (numero 14) emana da Tipheret a
Yesod. La Bellezza incontra il Fondamento. Con il lavorio interiore e la
pazienza si ottiene ciò che ci spetta e che è giusto per noi in quel momento.
-
Il Diavolo (numero 15) emana da Tipheret a Hod,
la Bellezza incontra lo Splendore. Il passaggio tra l'anima e il corpo è
determinato dal cambiamento, dal magnetismo e dal lavoro interiore, che sono i
mezzi che ci sostengono e ci permettono di evolvere. Senza cambiamento non
vivremmo, senza magnetismo non esisteremmo, senza lavoro interiore non
cresceremmo.
-
La Torre (numero 16) emana da Netzach a Hod, il
Trionfo incontra lo Splendore. Abbandonandoci ai disegni della nostra anima,
noi sappiamo chi siamo, con umiltà.
-
Le Stelle (numero 17) emanano da Netzach a
Yesod, il Trionfo incontra il Fondamento. La fondazione della Creazione
sussiste grazie all'assistenza costante e alla vigilanza amorosa del mondo
sottile, al di là del velo, per dirla come Kryon del Servizio Magnetico
(www.stazioneceleste.com)
-
La Luna
(numero 18) emana da Netzach a Malkuth, il Trionfo incontra il Regno.
Primo portale di apertura verso la densità. Questo è il piano dove tutto si
realizza e ciò che era in potenza si materializza. Bisogna fare attenzione
all'illusione delle forme.
-
Il Sole (numero 19) emana da Hod a Yesod. Lo
Splendore incontra il Fondamento. La fondazione della Creazione accoglie in sè
le vibrazioni dei mondi superiori.
-
Il Giudizio (numero 20) emana da Hod a Malkuth.
Lo Splendore incontra il Regno. L'aiuto celeste è sempre a nostra disposizione.
-
Il Mondo (numero 21) emana da Yesod a Malkuth,
il Fondamento incontra il Regno e tutto prende una forma, a seconda di come
abbiamo guidato la nostra barca solare.
Per
utilizzare questo tipo di lettura è necessario fare la riduzione numerologica
del nostro nome, fino ad ottenere un numero compreso da 1 a 22, seguendo i
valori sotto riportati:
lettera
A / I / J / Q / Y Valore = 1
lettera
B / C / K / R Valore = 2
lettera
G / L / S Valore = 3
lettera
D / M / T Valore = 4
lettera
E /N Valore = 5
lettera
U / V / W / X Valore = 6
lettera
O / Z Valore = 7
lettera
F / H / P Valore = 8
FONTE DELL'ARTICOLO: Stefania
Ashtalan
12 set 2012
Buon Compleanno...
And I know you're shining down on me
From Heaven
Like so many friends we've lost along the way
And I know eventually we'll be together
One sweet day
....
....
9 set 2012
9 Settembre: l'Eremita
Un vecchio Eremita, con un bastone ricurvo ed una lanterna fioca, camminava lentamente lungo un sentiero buio e solitario.
Sul sentiero percorso aveva trovato numerose porte a sbarrargli il passaggio, ma tornando indietro aveva sempre trovato lo strumento adatto a rompere le serrature e a superare quelle porte.
Sino a che un giorno si trovò di fronte a una porta invisibile, una porta che non avrebbe mai potuto aprire perché non riusciva a vederla.
E davanti a quella porta invisibile, l'Eremita si fermò.
Erano ormai trascorsi molti giorni da quando aveva fermato il suo cammino, quando improvvisamente dinnanzi ai suoi occhi si materializzò una clessidra, ed essa prese a dire:
"Tu fermi il cammino, ma non puoi fermare il Tempo!
Eremita il problema non è la porta, ma il tuo non voler capire.
La vita è un fiume, che scorrendo tutto travolge, e se ostacolo scorge altrove volge."
E aggiunse:
"Quante porte hai trovato sul tuo cammino? Ti sei mai chiesto il perché?"
Rispose l'Eremita:
"Erano ostacoli ed io li dovevo superare."
"Eremita tu non li hai superati, li hai solo combattuti.
Ogni cammino ha le sue porte, ma il giusto guardare è la chiave che le supererà tutte.
Tu hai invecchiato l'occhio su ognuna delle tue porte, nel tuo fisso guardare, tuttavia, lo sguardo non hai saputo spostare, è necessario imparare a cambiare strada.
Ogni uomo è creta morbida tra le mani del Tempo, è in errore chi nel pensiero ha già cotto la sua forma: sia la tua vita duttile e plasmabile come la creta, in ogni istante: è questo il segreto della felicità.
La vita di ogni uomo è come una canna di bambù sulla riva del fiume, battuta dai venti, sempre pronta a piegarsi al suo soffiare e a rialzarsi al suo cessare: sia la tua vita flessibile come quel bambù che dei venti asseconda l'onda.
La vita di ogni uomo è come quel fiume che continua ad avanzare, alla luce del sole, tra le profonde insenature della terra, come impavida cascata o come placido ruscello: sii tu come il corso di quel fiume che lambendo e riempiendo ogni via giunge al mare.
Tu, Eremita, hai continuato a buttar giù porte, e così facendo hai rallentato e appesantito ogni tuo passo... non immagini quanto più lieve sarebbe stato l'incedere della tua esistenza, se avessi semplicemente cambiato percorso, laddove scorgevi porte."
L'Eremita comprese la lezione, prese sottobraccio la sua lanterna e cambiò quella strada, e da quel giorno non conobbe più porte.
Racconto Zen
7 set 2012
Questa strada ha un cuore?
Qualsiasi strada è solo una strada,
e non c’è nessun affronto, a se stessi o agli altri,
nel percorrerla o nell’abbandonarla,
se è ciò che il cuore ti dice di fare.
Esamina ogni strada con accuratezza e ponderazione.
Provala tutte le volte che lo ritieni necessario.
Quindi poni a te stesso, a te stesso soltanto, una domanda:
"Questa strada ha un cuore?"
Se ce l'ha, la strada è buona.
Se non ce l'ha, non serve a niente.
Carlos Castaneda
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