Candle in the Wind

Candle in the Wind

24 ott 2013

L'innamoramento è una vera e propria rivoluzione


Quante volte possiamo innamorarci nella vita?

“Pochissime volte, solo quando affrontiamo dei grandi cambiamenti. Ma, voi mi direte, c’è gente che afferma di innamorarsi in continuazione, anche ogni quindici giorni. No, no, questi non sono innamoramenti, sono attrazioni improvvise, fascinazioni, infatuazioni, cotte, tutti fenomeni di breve durata che esamineremo in seguito. L’innamoramento è una vera e propria rivoluzione, un cambiamento radicale e, quindi, raro”.

Possiamo amare, voler bene, a due persone contemporaneamente?

“Possiamo essere innamorati di una persona e continuare a volere molto bene a quella con cui vivevamo prima, soprattutto se abbiamo vissuto assieme per molto tempo. E potremmo anche restarle accanto, prendercene cura. Ma di solito è impossibile, perché lei non accetta il nostro nuovo amore, non sopporta di dividerci con altri. Nella coppia, anche se la passione è finita da un pezzo, ciascuno continua a pretendere l’esclusiva.
Nei paesi in cui esiste la poligamia, la donna si sposa sapendo già che arriverà una nuova moglie e, anche se non è contenta, non si ribella. Ma da noi la coppia si forma sulla base dell’esclusività e quindi, se uno si innamora di un altro, di solito, la vecchia relazione finisce con un divorzio”.

Che differenza c’è tra amore e amicizia?

“L’amicizia è fondata sulla fiducia e si costruisce poco a poco, con l’esperienza. L’amore invece nasce da un’attrazione misteriosa. L’amicizia è sicurezza, l’amore è rischio. Non puoi restare amico di uno che non ti è amico, mentre ti puoi innamorare di qualcuno che non ti corrisponde. Quando incontriamo un amico, anche dopo anni, è come se lo avessimo lasciato un momento prima; riprendiamo la conversazione come se fosse un dialogo ininterrotto. Poi siamo lieti se lui ci racconta cosa gli è successo, ma non ne sentiamo la necessità assoluta. Invece del nostro innamorato vogliamo sapere tutto ciò che ha vissuto, tutto ciò che ha fatto nel periodo in cui era lontano. Il tempo dell’amicizia è granulare, mentre il tempo dell’innamoramento è denso, continuo. L’innamorato vuol essere con l’altro ogni istante, e per sempre”.

Come ti accorgi che non è solo sesso, ma amore?

“Perché, ad un certo punto, provi un sentimento che prima non sapevi nemmeno cosa fosse: l’esclusività, il terrore panico di perdere l’amato. L’amore è sempre possessivo, è sempre geloso. Dice: “Quest’uomo è mio, questa donna è mia, e non posso sostituirli con nessun altro!”. Sei stata prima con l’uno e poi con l’altro per provare, per vedere cosa succede. Ma se era vero amore, per quanto tu abbia incominciato in modo superficiale, per gioco, se ora scopri che lui va a letto con un’altra, ti senti annientata. Quel sesso che prima ti sembrava così facile, così leggero, ora ti appare una catastrofe e lui ha un bel dirti che non era importante, perché se ami, non puoi accettare che lui scelga, volontariamente, il piacere sessuale con un’altra, invece che con te. Quel tradimento ti rode, ti avvelena”.

Bravi amanti si nasce o si diventa?

“Si diventa. Per prima cosa è importante amare. Ma non basta l’amore, occorre anche un sapere, che sia acquista grazie alla curiosità, alla consapevolezza che il corpo di ogni donna è diverso da quello di un’altra. Un uomo perciò diventa una bravo amante se vuol dare piacere alla sua donna, l’ascolta e interpreta i suoi desideri pronto a proseguire se capisce, e a ritirarsi se sbaglia. Ma fa grandissimi progressi se ha la fortuna di incontrare una donna che rinuncia alle sue inibizioni e gli parla e gli spiega come amarla nel modo giusto. Molti uomini non hanno idea di quanto sia complesso il corpo femminile, e molte donne non sanno comunicarlo al loro uomo, usando le parole. Anche le donne conoscono poco l’erotismo maschile, che è ad un tempo rozzo e fragilissimo e deve essere educato, diretto. Di sicuro non aiutano né il cinema né la pornografia, dove si vedono donne e uomini che appaiono appagati e felici anche se si sono appena conosciuti”.

È vero che la donna, quasi sempre, riesce a conquistare l’uomo di cui è innamorata?

“Se non sempre, spesso. Non dimentichiamo che la donna, già quando è adolescente, sa adorare il suo divo da lontano anche senza la speranza di essere ricambiata. E quando le piace un uomo è capace di amarlo a lungo, anche molti anni, e aspettare il momento in cui lui finalmente si accorge di lei e si innamora a sua volta. In questo periodo sa anche essergli fedele, o per disinteresse verso gli altri o per timore di perderlo. Un comportamento del genere ha grande effetto sull’uomo. Perciò possiamo dire che se una donna ama veramente un uomo, se lo vuole veramente, quasi sempre riuscirà ad averlo”.

Le donne hanno una sensibilità maggiore degli uomini?

“Si. Non c’è il minimo dubbio. Le femmine hanno una sensibilità della pelle, del corpo, una percezione degli odori, un’intuizione delle emozioni maggiore dei maschi. I maschi sono eccitati dalle forme, ma in realtà non sanno vedere la donna nella sua interezza, nella sua complessità. Spesso non vedono chiaramente nemmeno il corpo femminile. Le donne scoprono subito i difetti del corpo di un’altra donna. Gli uomini no. Inoltre le donne sono molto più selettive e valutano tutti gli aspetti dell’uomo: la bellezza, la forza, l’audacia, l’eleganza, ma anche cose come il potere o la ricchezza ed infine qualità interiori come il coraggio, la sincerità, lo spirito di avventura”.

Cos’è il fascino?

Il fascino non è un corpo, non è un volto, è il tralucere di una vita. Nel film di Scorsese “L’età dell’innocenza”, la contessa Olewska esercita un fascino irresistibile perché porta, nella banalità newyorkese, il segreto conturbante degli amori e delle passioni europee. Un mistero che traspare nella dolcezza fiera e dolente dei suoi lineamenti, nel suo sorriso disarmante, nel suo abbigliamento raffinato, nella sua sicurezza fra gente ostile, nel suo anticonformismo che indica altre abitudini, altri amori, rapporti proibiti. Il fascino è sempre il tralucere di un passato e di un mondo a noi sconosciuto, superiore al nostro ordine quotidiano. È il rivelarsi di questo mistero, è la seduzione di questo mistero”.

Uomini e donne tradiscono in modo diverso?

“Tutti e due di solito tradiscono quando l’altro è lontano, quando si sentono soli, quando si sentono trascurati. L’uomo lo fa senza cercare forti giustificazioni e soprattutto senza mettere in crisi tutto il rapporto. Lo relega, con estrema facilità, nella sfera puramente fisica. La donna, invece, si interroga più a fondo sul motivo del suo tradimento, rivede tutto il rapporto, non vive e non concepisce i rapporti sessuali e la relazione amorosa come se fossero compartimenti stagni”.

È vero che “in amor vince chi fugge”?

“Questo celebre verso di Ludovico Ariosto dice che in amore vince chi si fa desiderare, chi non si concede, ma anzi, respinge, suscita gelosia. A volte è vero e a volte è falso. È vero nel caso di persone competitive, che vengono eccitate, stimolate dalla presenza di un rivale o di una rivale e dalla gelosia. Molto meno vero nelle persone che hanno bisogno di amore sincero e che non sopportano la gelosia, perché queste vogliono solo che l’altro si butti nelle loro braccia e gli dica “ti amo”.



10 commenti:

  1. Ciao Rossella.
    L'amore può nascere a qualsiasi età ed è sempre diverso.
    Se dura nel tempo è quello giusto.

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    1. certo Augusto, l'amore è come una creatura viva, come una pianta: per essere vitale DEVE essere sempre dinamico... se non evolve, se si cristallizza in forme fisse, allora non avrà vita lunga!

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  2. l'amore.
    se si riuscisse a spiegarlo...
    se si riuscisse a farne un dictat, a riempire delle caselle, protocollandone regole e dettati...
    se...

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    1. E menomale che non lo è... noi siamo esseri mutevoli, in continua evoluzione... non siamo mai uguali a noi stessi.
      Se l'amore non cambia, non ha il coraggio e l'intelligenza di evolvere insieme a noi, è destinato a morire...

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  3. Io sono pressoché d'accordo, ma... l'amore è amore, accade quando accade nelle forme più inaspettate :)

    Moz-

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    1. Già.... davvero Miki! ;)

      PS domani ti invio quella cosa che mi hai mandato...!
      baciuzz

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    2. Ok cara, resto sintonizzato :)

      Moz-

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  4. Mmm... beh, non per fare la rompiscatole, ma non mi fido mai dei libri che hanno la presunzione di dirci cosa sia l'amore, magari Alberoni l'ha fatto con la massima modestia, ma comunque prenderei con le pinze le sue parole. L'amore è diverso per ognuno di noi ed è per questo che non riusciamo a trovarne una definizione, perché l'amore è così soggettivo che puoi dire qualcosa di verissimo per te, ma di sbagliato per qualcun altro e credo che nessuno abbia il diritto di dire dove stia la verità... :)

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    1. Anto, come ho fatto a perdermi questo commento??
      Scusami se non ti ho risposto prima: sì, è vero l'amore è troppo soggettivo per poterlo "standardizzare", tuttavia questa intervista mi è parsa interessante e su molti punti condivisibile, quindi ho voluto proporvela!

      L'amore è amore, non si può spiegare, non basterebbero mille parole per dire cosa ci fa provare, quanto amiamo il nostro amore.
      Meglio TACERE, se E' amore vero...

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  5. ciao arrivo dal blog di Moz, sono felice di averti incontrata, mi unisco ai tuoi lettori bel post, a presto

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