Candle in the Wind
30 set 2013
Lupo Solitario
Salve, sono un lupo solitario.
Gli umani che studiano le mie mosse mi chiamano Or-7, e non mi si venga a chiedere le ragioni di un nome simile. Cose loro, non me ne può importare di meno. Ho altro per la testa.
Potrei usare mille metafore per descrivere il mio problema, ma preferisco essere diretto, sicuro che molti comprenderanno meglio. Sto girando l'America alla ricerca di una femmina. Non una femmina qualsiasi: la mia femmina. La gente sa che i lupi solitamente non vanno tanto per il sottile: i miei colleghi, arrivati ad una certa età, si scelgono una tipa niente male per farci dei figli e mettere su il branco. Al massimo, combattono con qualche idiota che si fa strane idee sulla stessa lupa, ma una volta ristabilita la legge del più forte il matrimonio va a buon fine.
Non ci trovo nulla da ridire, in questa legge sociale: padronissimi gli altri di uniformarsi alle regole naturali. Non mi impongano però di adeguarmi. Sono di un'altra pasta: sogno l'anima gemella e per favore nessuno si permetta di giudicarmi presuntuoso. Semplicemente, voglio sentirmi libero di inseguire il mio sogno. Finora ho percorso centinaia e centinaia di chilometri, attraverso questo bellissimo stato che è l'Oregon, fino alle porte della California. I biologi mi stanno alle calcagna, non si perdono un solo metro dei miei spostamenti: questi ficcanaso mi hanno piazzato un collarino che segnala costantemente la posizione.
Dev'essere per questo, credo, che ormai sono diventato una celebrità. Uno vorrebbe farsi gli affari propri senza occhi addosso, soprattutto in questo caso, quando entrano in gioco i sentimenti. Ma con questo vizio del reality su tutto e su tutti che avete voi umani, non ho scampo. Ogni volta che attraverso il confine di una contea, televisioni e giornali locali mi dedicano titoli del tipo «Benvenuto Or-7, benvenuto tra noi!». Questa popolarità, sinceramente, non mi fa né caldo né freddo, perché conosco il mondo (ho fatto anch'io i miei studi, senza essere biologo): so perfettamente, per esempio, che tra tanti simpaticoni in adorazione c'è qualche fetentissimo allevatore col fucile carico a pallettoni, ansioso di bucherellarmi la pelliccia nell'oscurità della campagna. D'accordo, ultimamente frequento i pollai con una certa voracità, ma non è cattiveria: per quanto poeta, resto pur sempre lupo. Quando la fame stringe, non è che posso servirmi da McDonald's.
Questa è la vita, ragazzi. C'è chi si preoccupa soltanto di riprodursi e di riempirsi la pancia, vivendo beato senza alzare mai la testa, ma c'è anche qualcuno che proprio non ce la fa.
Io ho bisogno d'altro. Certo ho avuto anch'io i miei incontri e i miei approcci, ma mai quello giusto per fermarmi. Inseguo la lupa dei miei sogni, so che da qualche parte esiste e prima o poi la troverò. Dovessi vagare mille anni. E se anche non la troverò, poco importa: morirò contento, perché comunque ne sarà valsa la pena. In fondo, non è poi così fondamentale trovare: la cosa veramente importante è cercare.
Spero che qualcuno di voi possa condividere quanto intendo dire. Vedo che molti uomini, ormai, vivono in branco, con la testa bassa, preoccupati soltanto di obbedire al capo. Ma so per certo che qualcuno resiste, sognando un giorno di uscire dal branco, inseguendo il suo sogno di lupo solitario.
Parola di Or-7: non è niente male. Molti benpensanti osservano la mia interminabile ricerca, su e giù per l'America, e provano pena. Ma possono risparmiarsela. Per quanto mi riguarda, potrei provare pena per loro, chiusi nei ristretti confini della banalità. Ma non ne sono capace: sono un lupo solitario, e i lupi solitari amano sopra ogni cosa la libertà, per sé e pure per gli altri. Libertà di andare, di pensare, di essere.
Allora: ciascuno per la sua strada, e che nessuno ascolti la mia storia pensando «poverino». Non sono un poverino: sono una bestia particolare, che insegue l'irresistibile richiamo del cuore. So che da qualche parte lei mi sta aspettando. Credo a Platone, che ha spiegato l'amore con una leggenda bellissima: all'origine uomo e donna erano una creatura unica, forte e potente, tanto che Zeus decise di dividerla in due parti, per evitare rischi. Da allora, le due parti sono spinte dal desiderio di ricongiungersi. Ognuno di noi è solo la metà di un essere originario: l'amore è la ricerca della metà perduta, è l'aspirazione suprema a ricongiungersi con lei.
Scusate, forse la faccio troppo romantica, ma ho tutta l'impressione che voi umani fatichiate a capirmi. Sento dire che avete indetto un concorso mondiale per trovarmi il nome giusto, come se questo fosse il problema. Voglio dirlo, senza offesa: non è di un nome che ho bisogno. Ho bisogno soltanto di trovare la parte di me che mi manca tanto. La mia lupa, l'unica lupa possibile. Quanto al nome, non state a lavorare troppo di fantasia. Mi chiamo lupo solitario, e non c'è bisogno di aggiungere altro.
26 set 2013
Corteo Nazionale No MUOS
Il Comitato No MUOS di Piazza Armerina aderisce alla manifestazione di sabato 28 settembre a Palermo.
I cittadini che aderiscono al Comitato No MUOS di Piazza Armerina saranno presenti alla grande manifestazione nazionale che si terrà sabato 28 settembre 2013 a Palermo, con inizio alle ore 15,00 e concentramento a Piazza Politeama.
Per lo smantellamento delle 46 antenne già attive dentro la sughereta di Niscemi, per il blocco definitivo dei lavori di installazione delle tre megaparabole del MUOS e contro tutti i disegni di guerra che vedrebbero la Sicilia “portaerei nel Mediterraneo”, come ha avuto modo di preconizzare soddisfatto il Ministro della Difesa Mauro pochi mesi fa: questa, in sintesi, la piattaforma della manifestazione nazionale del 28 settembre 2013 a Palermo, che vedrà la presenza di numerosi comitati cittadini provenienti da tutta la Sicilia e da molte parti della penisola.
Ma anche l’operato del governo regionale è al centro dell’attenzione dei movimenti, dopo la revoca della revoca delle autorizzazioni da parte di Crocetta, presidente della Regione Siciliana. Mossa, quella di Crocetta, che ha anticipato di poche ore la sentenza che il Consiglio di Giustizia Amministrativa avrebbe emanato il 25 luglio scorso, dopo che il TAR aveva dato ragione il 9 luglio alle motivazioni della revoca delle autorizzazioni date a sorpresa a suo tempo dall’ex presidente Lombardo. Proprio l’atto di Crocetta è al centro della nuova offensiva legale dei team di avvocati che seguono i movimenti e i comitati No MUOS. E le nuove iniziative di lotta e protesta nascono dall’insofferenza e dal malcontento per l’atteggiamento delle istituzioni che hanno finora affrontato il tema, con contraddizioni e incoerenze negli atti che si sono succeduti.
Anche il modo con cui l’Istituto Superiore della Sanità ha trattato la tematica della salubrità dell’impianto lascia insoddisfatti i comitati: nessuno studio valido per durata temporale, con poche e saltuarie rilevazioni e provvidenziali fughe di notizie, estrapolate da contesti più problematici, utilizzate in modo improprio e mediatico. Eppure, l’ISS ha reso noto che la relazione non può essere utilizzata a fini autorizzativi e che particolare attenzione dovrebbe essere rivolta ai più giovani, la cui salute va monitorata in base ai fattori di rischio presenti nel territorio di Niscemi e dell’intero comprensorio, che vede già la presenza di altri fattori di rischio come il Petrolchimico di Gela. Ma anche i venti di guerra sul Mediterraneo, l’utilizzo del MUOS e delle antenne per le guerre, le basi con testate nucleari presenti in Sicilia e le decine di droni, aerei senza pilota, che già partono da Sigonella sono elementi di grande preoccupazione per la continua e manifesta militarizzazione della Sicilia.
Per il futuro di pace e sviluppo, già compromesso e sottratto ai popoli del mare mediterraneo, per una Sicilia isola di cultura in un mare di concordia e solidarietà, il comitato di Piazza Armerina invita i cittadini a essere presenti alla manifestazione di sabato 28 settembre: in queste ore, in piazza Generale Cascino è stato affisso un grande manifesto (nella foto) elaborato da Enrico Di Carlo per rendere immediatamente visibile l’appello alla partecipazione.
Per info e adesioni si può contattare anche il gruppo FB No MUOS di Piazza Armerina.
Fonte: Gruppo Attivisti NO MUOS - P. Armerina
I cittadini che aderiscono al Comitato No MUOS di Piazza Armerina saranno presenti alla grande manifestazione nazionale che si terrà sabato 28 settembre 2013 a Palermo, con inizio alle ore 15,00 e concentramento a Piazza Politeama.
Per lo smantellamento delle 46 antenne già attive dentro la sughereta di Niscemi, per il blocco definitivo dei lavori di installazione delle tre megaparabole del MUOS e contro tutti i disegni di guerra che vedrebbero la Sicilia “portaerei nel Mediterraneo”, come ha avuto modo di preconizzare soddisfatto il Ministro della Difesa Mauro pochi mesi fa: questa, in sintesi, la piattaforma della manifestazione nazionale del 28 settembre 2013 a Palermo, che vedrà la presenza di numerosi comitati cittadini provenienti da tutta la Sicilia e da molte parti della penisola.
Ma anche l’operato del governo regionale è al centro dell’attenzione dei movimenti, dopo la revoca della revoca delle autorizzazioni da parte di Crocetta, presidente della Regione Siciliana. Mossa, quella di Crocetta, che ha anticipato di poche ore la sentenza che il Consiglio di Giustizia Amministrativa avrebbe emanato il 25 luglio scorso, dopo che il TAR aveva dato ragione il 9 luglio alle motivazioni della revoca delle autorizzazioni date a sorpresa a suo tempo dall’ex presidente Lombardo. Proprio l’atto di Crocetta è al centro della nuova offensiva legale dei team di avvocati che seguono i movimenti e i comitati No MUOS. E le nuove iniziative di lotta e protesta nascono dall’insofferenza e dal malcontento per l’atteggiamento delle istituzioni che hanno finora affrontato il tema, con contraddizioni e incoerenze negli atti che si sono succeduti.
Anche il modo con cui l’Istituto Superiore della Sanità ha trattato la tematica della salubrità dell’impianto lascia insoddisfatti i comitati: nessuno studio valido per durata temporale, con poche e saltuarie rilevazioni e provvidenziali fughe di notizie, estrapolate da contesti più problematici, utilizzate in modo improprio e mediatico. Eppure, l’ISS ha reso noto che la relazione non può essere utilizzata a fini autorizzativi e che particolare attenzione dovrebbe essere rivolta ai più giovani, la cui salute va monitorata in base ai fattori di rischio presenti nel territorio di Niscemi e dell’intero comprensorio, che vede già la presenza di altri fattori di rischio come il Petrolchimico di Gela. Ma anche i venti di guerra sul Mediterraneo, l’utilizzo del MUOS e delle antenne per le guerre, le basi con testate nucleari presenti in Sicilia e le decine di droni, aerei senza pilota, che già partono da Sigonella sono elementi di grande preoccupazione per la continua e manifesta militarizzazione della Sicilia.
Per il futuro di pace e sviluppo, già compromesso e sottratto ai popoli del mare mediterraneo, per una Sicilia isola di cultura in un mare di concordia e solidarietà, il comitato di Piazza Armerina invita i cittadini a essere presenti alla manifestazione di sabato 28 settembre: in queste ore, in piazza Generale Cascino è stato affisso un grande manifesto (nella foto) elaborato da Enrico Di Carlo per rendere immediatamente visibile l’appello alla partecipazione.
Per info e adesioni si può contattare anche il gruppo FB No MUOS di Piazza Armerina.
Fonte: Gruppo Attivisti NO MUOS - P. Armerina
22 set 2013
Atlas
Atlante, personaggio della mitologia greca, figlio di Giapeto e di Climene
fu costretto da Zeus a sostenere sulle spalle il mondo intero.
La punizione gli fu inflitta per aver partecipato alla Gigantomachia,
ossia alla rivolta dei Giganti che Cronos,
il padre di Zeus, guidò contro gli dei dell'Olimpo.
Atlante generò le Pleiadi, le Iadi e le Esperidi.
12 set 2013
Specchio
Si conobbero.
Lui conobbe lei e se stesso,
perché in verità non s’era mai saputo.
E lei conobbe lui e se stessa,
perché pur essendosi saputa sempre,
mai s’era potuta riconoscere così.
Italo Calvino
7 set 2013
Lettera a Papa Francesco
Un gruppo di attivisti e pacifisti del comitato NO MUOS di Piazza Armerina, si trova a Roma per prendere parte alla veglia e al digiuno in Piazza San Pietro. Il gruppo donerà al pontefice il libro Piazza No MUOS.
Nelle stesse ore, in Sicilia, da Caltagirone a Monreale e da Palermo a Ragusa per giungere sino alla base MUOS di Niscemi, numerose sono le iniziative per dire NO ALLA GUERRA: digiuni, preghiere, assemblee e dibattiti promossi da confessioni religiose, movimenti pacifisti, singoli cittadini.
Caro Papa Francesco,
spirano sempre più forti i venti di guerra sul Mediterraneo, non più mare di pace, e la nostra terra di Sicilia non è più isola di cultura ma portaerei per fini bellici di superpotenze che si alimentano, insaziabili, dei profitti dell'economia di guerra.
Consapevoli di non dire nulla di nuovo, Le evidenziamo alcuni fatti:
- all'interno della stupenda sughereta di Niscemi in Sicilia (Sito di Interesse Comunitario), la Marina Militare degli Usa, senza interpellare il Parlamento Italiano e la cittadinanza, ha installato, a partire dal 1991, 46 antenne per le telecomunicazioni con truppe e mezzi bellici nel Mediterraneo (può ricavare ulteriori informazioni dal libro Piazza No MUOS che abbiamo l'onore di donarLe);
- è in costruzione, sempre all'interno della sughereta, il quarto impianto terrestre del MUOS, composto da tre parabole gigantesche che hanno il compito di guidare i droni (aerei senza pilota perché il pensiero umano è pericoloso), sommergibili, truppe e singoli soldati. La guerra sarà a portata di joystick.
La popolazione si è costituita in comitati che, coadiuvati da tante persone di buona volontà, stanno affrontando la problematica sotto diversi aspetti. Ma, sullo scoglio della totale mancanza di trasparenza e di democrazia reale, si imputridiscono le cattive abitudini italiche date dai partiti e dai vizi dei politici che condizionano organi di stato e i mezzi di informazione alla mercé dei poteri forti.
La popolazione si è costituita in comitati che, coadiuvati da tante persone di buona volontà, stanno affrontando la problematica sotto diversi aspetti. Ma, sullo scoglio della totale mancanza di trasparenza e di democrazia reale, si imputridiscono le cattive abitudini italiche date dai partiti e dai vizi dei politici che condizionano organi di stato e i mezzi di informazione alla mercé dei poteri forti.
In un balletto di atti istituzionali, di revoca della revoca, di dichiarazioni fallaci pure in contraddizione diacronica tra loro, di azioni repressive sempre più frequenti, in presenza della manipolazione mediatica pressoché universale, il messaggio univoco che arriva ai cittadini è che il “MUOS s'ha da fare”, costi quel che costi. Ma l'opinione pubblica sta sempre più cogliendo il nesso tra MUOS e guerre: il fronte di chi sta aprendo occhi e mente è sempre più vasto e pone, tra l'altro, un grosso problema di democrazia reale. La sensazione è di impotenza e frustrazione per il non ascolto di istanze vitali per la società, quali il rifiuto di guerre e del riarmo, il rispetto della sovranità territoriale, la difesa della salute e dell'ambiente.
In questi giorni, la pace è in forte pericolo.
Le forze del profitto e della guerra hanno già deciso il futuro del pianeta, suddiviso in aree da immiserire progressivamente e da soggiogare. In questo quadro, l'Europa del Sud è condannata a essere prima avamposto per l'aggressione ai paesi del Medio Oriente e del Maghreb e successivamente oggetto di ulteriore militarizzazione per il dominio culturale definitivo sui popoli ridotti a miseria.
La Sua autorità, caro Papa Francesco, è forte. Abbiamo apprezzato il suo grido contro la guerra che scuote anche chi, nella Chiesa, è sordo ai venti della pace.
Ci rivolgiamo a Lei perché noi, “credenti e non credenti”, siamo convinti che in questa terra possano vincere la vita e le forze del bene sull'oscurità del male e della guerra.
Per questo accogliamo il Suo invito a partecipare in piazza San Pietro alla giornata di digiuno e di preghiera di giorno 7 settembre.
Siano le Sue parole di pace e speranza monito verso la politica e i piccoli uomini deboli e corrotti.
Grazie e un caro saluto fraterno.
Gruppo Attivisti NO Muos Piazza Armerina
2 set 2013
Violenza Chiama Violenza
C’è tra gli uomini un antichissimo detto
che quando una grande fortuna è giunta al suo colmo
genera prole e non muore senza figli,
e da prosperità rampolla e fiorisce insaziabile male.
Io penso diverso dagli altri. E dico che
solo la colpa produce altre colpe a lei simili,
e solo nei focolari governati da Giustizia
bella prole di figli genera sempre il Destino.
Violenza partorisce tra i malvagi violenza,
antica violenza sempre nuove violenze,
ogni volta che del nuovo parto spunti il giorno segnato;
invincibile demone, mostro impetuoso che si avventa sulle case,
negra Ate che è sempre uguale alla madre.
Giustizia risplende nei fumosi tuguri
perché il vivere onesto ella onora;
dalle regge incrostate d’oro, dalle mani macchiate di sangue
torce gli occhi e fugge; pie dimore cerca;
non cura ricchezze segnate da falsi sigilli di lode;
e tutto conduce al suo fine.
Eschilo - Agamennone (vv. 750-782)
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