Candle in the Wind

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26 ago 2013

La portaerei-Sicilia si prepara alla guerra


Tamburi di guerra, i segnali sono inequivocabili: la Francia e la Gran Bretagna hanno espresso l’avviso che non si possa chiudere gli occhi davanti alle stragi siriane. Un intervento umanitario, dunque. Le immagini di centinaia di uomini, donne e bambini uccise dal gas nervino mostrano una realta’ orrenda: la guerra civile in Siria ha raggiunto vette di crudelta’ indicibili. E’ lo scenario che anticipo’ l’intervento della Nato in Libia. Anche allora gli Stati Uniti mantennero un atteggiamento cauto rispetto a francesi e britannici, anche allora la ferocia dei combattimenti fra lealisti e ribelli provoco’ migliaia di vittime.

La “portaerei” della Nato e’ la Sicilia. E’ dall’Isola che partirebbero le azioni militari della Nato dirette verso la Siria. Non si ha notizia, tuttavia, di un “allerta” nelle basi aeree e navali dell’Isola, anche se nei mesi scorsi c’è stato un rafforzamento dei presidi militari americani con l’arrivo di un contingente di Marines e di una pattuglia di droni, esercitazioni a terra in varie location isolane.

In occasione dell’intervento in Libia la Nato insediò la cabina di regia a Napoli, ma quasi tutte le operazioni partirono dalla Sicilia, soprattutto dalla base aerea di Birgi. Furono giornate difficili, ma nessuno nell’Isola ebbe la sensazione che si rischiasse un coinvolgimento pieno e disastroso, con azioni di rappresaglia che, inevitabilmente, avrebbero potuto interessare l’area operativa.

Oggi le condizioni sono pero’ profondamente cambiate. La Nato non darebbe la caccia al rais siriano, cosi’ come fece con il colonnello Gheddafi, ma dovrebbe confrontarsi con nemici molto piu’ pericolosi ed agguerriti. L’Iran sostiene il regime siriano, che e’ a sua volta sostenuto dalla Russia e, in modo piu’ defilato, dalla Cina.

Ma c’e’ di piu’, oggi il Medio Oriente e’ una polveriera, che puo’ esplodere in qualunque momento, trasformandola in un teatro di guerra senza precedenti, le cui conseguenze non sono prevedibili.

La Sicilia e’ la “portaerei” meglio armata dell’Alleanza atlantica, il peso dell’eventuale azione militare ricadraebbe proprio su di essa. Dall’Isola partirebbero i droni, gli attacchi aerei e gli interventi di terra.
Sarebbe impossibile circoscrivere le operazioni milittari alla Siria.

Finora davanti alle coste siriane si sono stabilite unita’ della marina militare russa, mentre dal Libano e dall’Iran sono arrivati consistenti e determinanti aiuti al regime. La Tunisia destablizzata da crimini politici, la Libia dilaniata da guerriglie tribali, l’Egitto lacerato dalla guerra civile, l’Iraq tornato alle stragi quotidiane, il Libano scosso da attentati sanguinosi e dagli hezbollah “siriani”, fanno dello scacchiere mediorientale, una inquietante incognita.

L’Onu e’ paralizzato dai veti incrociati. La Russia non puo’ abbandonare il Mediterraneo, e’ l’ultima area di influenza che conserva e non intende mollarla. L’uranio arricchito per l’Iran viene dalla Russia, che puo’ contare sul sostegno della Cina. I cinesi sanno che il ritiro russo dal Mediterraneo aumenterebbe enormemente l’influenza occidentale, soprattutto americana, nell’area.

La presenza russa, inoltre, e’ legata a concreti interessi economici, il bacino energetico piu’ importante del mondo, il solo che possa competere con le risorse russe.

Gli Stati Uniti hanno annunciato di avere dato incarico ai Servizi segreti di indagare sull’uso del gas nervino e le stragi di bambini che hanno provocato la recente escalation militare nelle cancellerie europee. Le organizzazioni internazionali hanno confermato sia l’uso del gas quanto l’entita’ dei danni sofferti dalla popolazione civile.

Insomma, le carte sono a posto per l’intervento umanitario in Siria. Obama, pero’, ha tirato il freno a mano, perche’ – gli suggeriscono esperienza ed esperti militari – si sa come si comincia e non si sa come si finisce nel pantano mediorientale. Gli Usa non sono nemmeno nelle condizioni di “controllare” le scelte israeliane e turche, alleati difficili: la Turchia conosce anch’essa un periodo d’instabilita’ e sopporta il peso enorme dei profughi siriani (quasi due milioni); Israele e’ governato da un “debole” Netanieau, vittima delle sue pericolose contraddizioni (“apre” alla pacificazione con i palestinesi moderati e annuncia la costruzione di nuovi alloggi nell’area “di rispetto”).

Saranno le armi a fermare la ferocia dei contendenti e ridare serenita’ nel Medio Oriente? In caso di intervento della Nato, senza il viatico Onu, come reagiranno gli iraniani ed i russi? Spettera’ alla “portaerei” Sicilia “aggiustare” le cose? E che cosa rischia l’Isola dei marines, dei droni, delle basi aeree e navali?

Potrebbe trasformarsi in un “bersaglio” per ogni rappresaglia.

Sono domande che dovrebbero farsi a Roma e, anche a Palermo. Il silenzio sui venti di guerra fa paura.

Salvatore Parlagreco - www.siciliainformazioni.com




Fino a quando faremo finta che non stia succedendo nulla nella nostra bella terra?
Lasceremo che gli americani (con il placet delle alte sfere dei poteri forti italiani) trasformino la Sicilia, crocevia di popoli e asilo dei naviganti da tempi immemori, in una polveriera militarizzata, grazie alle antenne MUOS americane?
Antenne che gli americani hanno sempre piazzato in luoghi desertici per la loro pericolosità oggi sono state montate a NISCEMI, a pochi km da noi! 
Dio non voglia che i siciliani lascino accadere tutto questo, sotto i loro stessi occhi inconsapevoli! Difendiamo la nostra Sicilia da chi inventa pretesti falsi per fare guerra ai popoli che vuole conquistare! 

NO AL MUOS! NO ALLA GUERRA!


17 commenti:

  1. Con l'uso delle armi non si risolvono i problemi della Siria. Gli americani sono abituati a fare le guerre nella casa degli altri. E' la solita storia.
    Ciao Rose.

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    1. E' la solita storia che si ripete, Gus.
      La storia si ripete perchè non abbiamo mai imparato nulla da essa. MAI!


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    2. La VERA prostituta che ti fa sempre il SOLITO servizietto per il NOSTOR VIZIETTO verso l'AMORE E TERNO.

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  2. FOR SE doveva continuare a vincere HITLER, ma la colpa e di chi chiede aiuto a Dio pregando contro o a favore di CHI poi VINCE.

    Ma CHI deve sentire Dio?

    La maggioranza o la minoranza?

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    1. Hitler era un folle assassino, ma del resto il Male ha sempre esercitato il suo fascino... TU chi dici che dovrebbe sentire DIo?

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    2. Non è questione di FASCIno, ma di gestione di questo mondo: vere GALERE DEI CIELI.
      DIO sente sempre la MAGGIORANZA, ma non degli ANIMAli.

      Chiedi l'interCESSIONE di Santa ROSALIA. LEI sa di quale MAGGIORANZA mi riFERISCO.

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    3. ANGELO vuol dire che ogni individuo o POPOLO ha un ELOHIM al quale affidarsi e da darne DOPO CONTO.
      Scegliete BENE e l'ELOHIM più FORTE: l'ATTUALE RE dell'UNIVERSO.
      Il problema è venir LIBERATI da queste GALERE e guerra tra conDANNATI.

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    4. Dio ascolta ogni preghiera, anche in nome dei "trenta... venti... dieci..." soli "giusti che vi si trovano."

      Santa Rosalia è una Santa a me cara, perchè sono siciliana e sono nata il 5 di settembre... grazie Angelo :)





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    5. Speriamo BENE! Tu non ti voltare indietro.

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  3. E' un completo e corretto punto sulla situazione che un po' tutti i media stanno sottacendo. Come dici tu, l'idea che la Sicilia possa diventare una base militare fa paura, ma fa anche molta paura l'idea che possa scatenarsi una guerra di questa portata!

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    1. Pier, purtroppo ci sono segnali inequivocabili che gli USA vogliano intraprendere una guerra con la Siria!
      Spero che non si arrivi a tanto, ma nel frattempo abbiamo un problema altrettanto grave: 46 ANTENNE NRTF che provocano CANCRO, LEUCEMIE, MALATTIE DEGENERATIVE e PROBLEMI AL SISTEMA IMMUNITARIO...

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  4. Mi dispiace molto per quello che sta accadendo sopratutto in Siria e in Egitto... non so come si risolve tutto questo...

    Qui il caldo pazzesco sta cessando...ma l'autunno non arriva ancora...
    Buona giornata

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    1. Non lo so neppure io Titti, ma non vedo nulla di buono per la Sicilia e i siciliani onesti...

      Ti abbraccio

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  5. Come al solito non sono stato avvisato da Blogger del tuo post.
    Sì, la situazione è pericolosamente elettrica e capisco il tuo timore... Si parla di un primo attacco previsto per domani... Vedremo come evolve la cosa...

    Moz-

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    1. sì Miki, sembra che il primo attacco sia previsto domani, anche se trovo alquanto strano che un attacco venga così anticipato con un annuncio!

      Ho paura, non lo nego: temo perla mia terra, per quello che significa entrare in guerra avendo due basi militari - Sigonella e adesso Niscemi - che non rispondono alle direttive della NATO perchè sono BASI USA, temo per le antenne MUOS che bruceranno i neuroni dei siciliani - dei bambini non ancora nati e senza difese nel grembo materno - e se non li bruceranno cmq li esporranno a malattie genetiche e degenerative!

      Come si evolve la cosa? Non ne ho idea, ma tra pochi giorni sarò di nuovo alla Sughereta, insieme a quei siciliani che credono ancora che il dovere e l'impegno di un essere umano sia quello non di stare a guardare ma di agire per difendere a vita e la libertà di chi vive a casa propria... vi aggiornerò sulla situazione!

      un abbraccio,
      V.

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    2. Attacchi rinviati, ora dicono entro mercoledì, insomma... manco la guerra è più come una volta, qua sembra che giochino a Risiko...
      ...sulla pelle degli altri, non tanto per le bombe in sé ma per tutto il resto (antenne e radiazioni, paura ecc)

      Moz-

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    3. noi siamo contro la guerra, vogliamo che la Sicilia non sia la base per gli attacchi americani contro la Siria!

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