Candle in the Wind

Candle in the Wind

25 feb 2012

Memory



Non lascio che neanche un singolo fantasma del Ricordo
svanisca con le nuvole,
ed è la mia perenne consapevolezza del passato
che causa a volte il mio dolore.
Ma se dovessi scegliere tra gioia e dolore,
non scambierei i dolori del mio cuore
con le gioie del mondo intero.


K. Gibran


17 commenti:

  1. Allora, prima di tutto voglio asserire con tutta sincerità che da quando ho scoperto questo blog sto imparando nuove cose, nuovi punti di vista, oltre al fatto di aver aggiunto una grande donna alla mia lista degli amici e questa è una grandissima cosa.

    Un blog che adoro in tutte le sue sfaccettature: dalla grafica, dalla head, dalle musiche e soprattutto dai post trattati con una delicatezza che ti fa quasi spiccare il volo. Quindi ne approfitto di ringraziare Scarlett per quello che ha creato in questo spazio.

    Per quanto riguarda il post: una nobilissima poesia che scansa in un colpo solo, ogni possibile fragilità umana, perché il fragile, e non per questo sbagliato, pagherebbe per abolire i dolori e sostituirli con la gioia, mentre il saggio e il nobile (e non parlo di nobiltà gerarchica)pagherebbe per far restare tutto com'è, perché dal passato e dai dolori si cresce, si matura, ci si forgia in una nuova corazza che è il saper e voler vivere la vita, e infatti chi più ha sofferto più è forte e più affronta la vita con uno spirito diverso.

    Questa poesia è tutta qui: 'ed è la mia perenne consapevolezza del passato
    che causa a volte il mio dolore.'

    Ispy

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    1. caro Ispy, grazie a te per le tue bellissime parole, così sincere e gratificanti...hai descritto bene questo post!

      Non pensavo che il mio blog mi avrebbe dato più di quel che desiderassi: uno spazio privato, sicuro, dove poter esprimere liberamente pensieri, emozioni e poter custodire sentimenti e ricordi, di cui - come avrai ormai intuito - sono tanto gelosa da non saperli esternare facilmente; invece, questo piccolo diario mi ha regalato qualcosa di più importante: tu, Miki, Titti, Free, Luna, Vale, amici che considero "veri", come quelli che frequento abitualmente.

      grazie per la tua presenza Ispy, anche io sono felice di averti tra i miei amici e di imparare qualcosa di diverso da te!

      ti abbraccio

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  2. Di ferite non ancora rimarginate, di quelle che si riaprono costantemente e bruciano al cuore, ne ho ancora diverse, ma sebbene certe volte sia uno strazio, mi rendo conto che è ANCHE tramite quelle esperienze amare che ho avuto modo di aprire un po' di più gli occhi e la capacità di vedere un po' più in profondità. E so che quando sarò riuscita a rimarginarle sarà come avere un'anima nuova e più forte.
    Leggere il mio "nome" qui sopra mi ha fatto venire un sorriso così :D Tu sei sempre la benvenuta da me, sappilo.

    Il titolo del post mi ha ricordato questa canzone, anche se magari il testo non è propriamente affine alle parole di Gibran:
    http://www.youtube.com/watch?v=gUUfqs1M-oQ

    Ti abbraccio forte :)

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    1. ciao Free, è vero quello che hai scritto: "quando riusciremo a rimarginare quelle ferite, sarà come avere un'anima nuova."
      sono d'accordo con te! :-)

      sono contenta che ti abbia fatto sorridere, ma quel che ho scritto lo penso davvero: spesso entro nel tuo blog per sapere come va!

      grazie per la canzone, è bellissima; io amo i Led Zeppelin ma non conoscevo questa "chicca" di Robert Plant, il testo mi piace molto!

      ti abbraccio anche io :-)

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    2. Ultimamente faccio un po' fatica a mettere insieme dei pensieri da riportare sul blog... Vado a periodi :)

      Allora devi ascoltare qualcosa di Plant da solista perchè merita davvero! Io ti consiglio gli album "dreamland" e "fate of nations".
      Credo di azzeccarci nel dire che secondo ti piacerà molto anche questa: http://www.youtube.com/watch?v=4OUBWFdUHa8

      :)

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    3. bella. bella. bellissima!
      grazie Free, ascolti ottima musica... :-)

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    4. E di che, mi fa piacere di aver dato un consiglio musicale azzeccato ;)

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  3. I ricordi delle ferite del passato sono comunque il percorso che ci ha portato qui, ora. Così come siamo.
    Sinceramente nemmeno io scambierei i dolori del mio corazòn con le gioie del mondo, perché i miei dolori sono miei, ci sono affezionato, sono il percorso che mi ha portato qui, come sono ora.

    Ci sono affezionato anche se sul momento fa male. L'unica cosa, è che non puoi sapere quanto farà ancora più male il prossimo dolore.

    Moz-

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    1. ciao Miki!
      sì hai ragione, siamo quel che siamo grazie anche ai dolori che ci hanno forgiato...

      il prossimo dolore...e chi può dire quanto farà male dentro?
      non posso saperlo, ma non ci penso troppo, perchè tutto nella vita è una prova da superare: puoi cercare di rifiutarlo o di combatterlo, oppure puoi accettarlo e lasciare che ti consumi, fino a che non si plachi e diventi un compagno tranquillo...

      buona domenica, un bacio ^_^

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  4. In realtà, almeno per una volta nelle Grandi Cose, vorrei non provare sempre e solo dolore.
    Penso che tutti meritiamo la gioia, anche solo in un aspetto^^

    Moz-

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    1. certo Miki, tutti meritiamo di essere felici, magari non sempre altrimenti sarebbe ordinario e scontato...
      ma la gioia e la felicità sono due cose diverse: la felicità viene e va, è per sua stessa natura transitoria e fugace, la gioia invece è uno stato d'animo che va coltivato...un senso di fondo della nostra anima, una specie di attitudine di vita...
      paradossalmente, quella si può provare anche quando non siamo felici :-)

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  5. Lo so, lo so...
    Io vorrei la gioia almeno in UNA cosa, purtroppo questa cosa mi sfugge.
    Devo rassegnarmi? Devo combattere ancora? Devo cambiare tavolo di gioco?
    Non lo so nemmeno io. Il cervello e il cuore non ragionano allo stesso modo^^

    Moz-

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    1. Io non sono nessuno per rispondere a questa domanda, perchè solo tu sai che cosa sei disposto a fare per avere quel che desideri; a che cosa sei disposto a rinunciare, per essa.
      Ciò che per me è impensabile fare, magari per te è una cosa scontata!

      Solo tu sai quali sono i limiti che ti sei imposto, c'è anche chi non ne ha, e fa/si fa fare di tutto, pur di ottenere ciò che desidera; non è facile sapere cosa fare, se seguire la mente che tende a farci abbandonare il tavolo da gioco, oppure il cuore che vorrebbe correre i suoi rischi e puntare tutto su un solo numero, o la va o la spacca;

      io penso che sia giusto lottare fino alla fine, fino a quando potremo chiedere a noi stessi: "hai fatto tutto il possibile, tutto quanto era in tuo potere fare per quella cosa?
      se la riposta sarà senza ombra di dubbio "sì!", allora potrai dire di essere pronto a rassegnarti.

      Ma la lotta deve essere proporzionale all'intensità con cui desideri quella cosa: bisogna lottare fino alla fine, fino a che non si è abbastanza stanchi per fermarsi, fino a che non raggiungiamo quel punto di non ritorno (che in ognuno di noi è diverso) oltre al quale siamo consapevoli di non poter andare;

      non sempre le cose ci sfuggono, a volte succede che siamo noi che rallentiamo davanti ad esse, per paura che poi un domani possiamo perderle...che fiducia diamo a ciò che desideriamo?

      poi chissà, magari succede che corriamo mesi e anni dietro ad una cosa ed essa ci sfugge, poi ci stanchiamo e ci fermiamo e così facendo quella cosa ci raggiunge da sola! ^_^

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  6. Eh Miki, tutti vogliamo UNA cosa, qualsiasi cosa sia. Io quella cosa che voglio lo sai cos'è, ed è un lavoro che mi faccia stare tranquillo, attivo, di farmi sentire utile a qualcosa e a qualcuno, di raggiungere quell'essere autonomo e tranquillo...dov'è tutto questo? Cerca che ti cerca: il vuoto assoluto.

    Devo abbattermi? In verità un po' mi abbatto, ma non mi arrendo, cerco sempre, chiamo, invio cv, poi quello che sarà, sarà.
    'La vita è un insieme di eventi ed incontri che non avvengono mai secondo i nostri piani.' (autocitazione) ^^

    Buona fortuna!

    Ispy

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  7. Ragazzi, grazie mille per le vostre parole.
    Ispy hai ragione: abbattersi, un momento, ci sta. Oggi è il mio momento di abbattermi.
    Arrendermi, no.
    Scarlett: vorrei proprio che fosse come dici tu, ossia che quella cosa possa raggiungermi da sola, perché io finora proprio non ce l'ho fatta, e, sono sincero, forse l'unica volta in cui sono sincero da metterci la mano sul fuoco, ho fatto DI TUTTO.
    A questo punto, almeno oggi, almeno ora, mi sembra solo di aver perso del tempo.

    Moz-

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  8. Scarlett, grazie delle belle parole...
    Che dire, oggi è stata proprio una giornata NO, in tutti i sensi. E non è ancora finita, sono le 18.
    E non sono neppure ancora cominciati i prossimi giorni.
    Però dai, è vero, devo reagire. Come ho sempre fatto, SEMPRE. Ogni volta.
    E forse ora è anche per questo, che sto così: sono stanco di reagire e di ricominciare sempre e sempre, a volte vorrei solo che tutto andasse normalmente.
    Ora mi riposo un poco.
    A domani ;)

    Moz-

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    1. caro Miki...oggi è stata una giornata triste, anche per me;
      spero che tu possa rasserenarti e star meglio, pian piano...a modo tuo e con il tempo che ti serve;

      permettimi solo di ricordarti quello che tu mi hai detto in altri momenti, in cui ero buttata giù:
      "restare in sella, sempre; restare in sella, anche col naso a 2 cm da terra."

      ti abbraccio, a domani

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