Candle in the Wind

Candle in the Wind

1 feb 2013

Liberarmi del Tempo



Il passato è un laccio che stringe la gola alla mia mente
e toglie energie per affrontare il mio presente.
Il passato è solo fumo
di chi non ha vissuto.
Quello che ho già visto
non conta più niente.
Il passato ed il futuro
non sono realtà, ma solo effimere illusioni.
Devo liberarmi del tempo
e vivere il presente, giacché non esiste altro tempo
che questo meraviglioso istante. 

Alda Merini


26 commenti:

  1. Alda era una grande.
    Sai bene quanto ci tenga a questo argomento...
    ... fottiamocene del tempo, invecchieremmo persino di meno!! :)

    Moz-

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    1. sì Miki, questo post era pronto già prima che leggessi il tuo... questa è un'altra delle nostre "casualità"! :-D

      Io continuo a farmi beffe del Tempo, è questo il segreto delle persone come noi: non invecchiamo mai, ma maturiamo, pur restando fedeli a noi stessi...

      Credo che dipenda dal non aver smarrito il nostro cuore di bambino: così, ogni giorno è un giorno nuovo, ogni momento riesco a sorprendermi per la bellezza della vita, nonostante tutte le miserie e le difficoltà che porta con sè... questo meravigliarsi, questo stupore continuo davanti alla vita è una benedizione che pochi possono comprendere! :-)


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    2. Infatti, oh! Un'altra casualità delle nostre^^
      E' vero, ed è il mio manifesto da eterno dodicenne: ciò può apparire immaturo (ma solo per i veri immaturi), persino idiota (ma solo per i veri idioti), o superficiale (anche qui, solo per i veri superficiali)... ma sai bene come funziona.
      E' che se perdi lo sguardo che avevamo un tempo, allora sì che sei morto, allora sì che stai invecchiando. Allora sì che la vita ti sta sopraffacendo.

      Il fatto che pochi sappiano comprendere questa cosa è un bene e una condanna... Potrebbero pensare che ridi sempre come un ebete, in realtà è solo che non ti lagni piangendoti troppo addosso, ma preferisci reagire continuamente.
      Buona serata ;)

      Moz-

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    3. Lo so Miki, la penso come te e lo sai: ma non tutti hanno la forza d'animo e la capacità di non lasciarsi sopraffare dalle difficoltà... ho tanti amici che si lamentano e si piangono addosso, a me dispiace perchè non trovano in loro stessi la forza per andare avanti...

      Buona serata a te, e divertiti! :-)

      PS spero domani o domenica di collegarmi su msn... vorrei chiederti una cosa.

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    4. Lo so che non tutti hanno la forza. Ci mancherebbe. Magari io e te abbiamo *questa* forza ma siamo debolissimi in tante altre cose.
      Eppure non ci piangiamo mai (troppo) addosso, le sfighe e le inculature (eggià, lo dici tu che sono sboccato :p) avvengono sempre, e ripetutamente.
      Sai bene -ne parlammo- cosa mi è accaduto a fine febbraio, un anno fa quasi, credevo di non riuscire a rialzarmi... eppure, con molto sforzo e commettendo mille casini (deleteri per me stesso) eccomi qui. Ho perso, ho mangiato la merda, ma ci sono.

      Non si tratta sempre di trovare la forza, a volte basta mantenere comunque la dignità anche quando la vita sembra infilarti il suo bastone su per il... ok, hai capito :)
      Diciamo che invece c'è chi ci gode -frignando- ma gode del bastone su per il culo (l'ho detto!), il motivo non è difficile da capire: è come un circolo vizioso, frignare senza ritegno è l'unica cosa che può far sentire vivi, in certi casi.
      In fondo, va bene anche questo...

      Moz-

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    5. Miki, so bene di cosa parli perchè lo vivo ogni giorno con alcune amiche, molto diverse da me in quanto a carattere.

      Non credo che sia questione di "goderci": spesso è un modo per loro di cercare di ottenere la mia piena attenzione; altre volte, è solo incapacità di capire che anche io vivo i miei dolori, i miei problemi, e non posso sempre e totalmente farmi carico di quelli altrui...

      Ok, direi che adesso siamo finiti un pò off topic... ma penso che Alda avrebbe riso per il linguaggio colorito che hai tirato fuori! :-D

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    6. Beh, Alda era (E'!) una grande donna...! :P
      Non te lo aspettavi da un maschilista come me, eh?

      Comunque, oltre al fatto di ottenere attenzione -su cui so d'accordo- insisto nella questione del godere, perché io sono convinto che l'uomo (me compreso, ovvio...!) spesso usa la vita come un palcoscenico, per recitare il suo ruolo migliore: il peggio di sé.
      E solo da questo ne trae quel giovamento per andare avanti...

      Moz-

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    7. Miki non capisco francamente che tipo di "giovamento" si possa trarre dal tirare fuori il peggio di sè, soprattutto quando si ha davanti un amico, che si è ascoltato ed aiutato tanto nei momenti di difficoltà... ma è vero che quando l'uomo si comporta così, forse ne ha bisogno per difendersi.

      Oggi posso dirti solo che mi dispiace che sia andata così.

      Alda è una grande donna, ha saputo affrontare la cattiveria della gente e soprattutto quel predatore che si nascondeva nella sua mente, senza mai smettere di lottare, con il mondo e con se stessa.
      Andiamo avanti, sì... ognuno a suo modo.

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  2. Il tempo... che grande catena animata per il nostro esistere, per i nostri pensieri e per i nostri umori.
    Io paradossalmente non ho paura di morire, ma ho paura del tempo che passa su di me, perché quando vivi una vita fiacca, con pochi stimoli, in cui sei costretto a creare poco, senti su di te il tempo che ti scivola in dosso e non fa altro che lasciare una scia di nulla su di te.

    I miei pindarici sbalzi d'umore mi portano ad amare e odiare questo tempo... odio vedere i mesi che passano, gli anni e gli eventi... certi eventi li fermerei per sempre, ma è impossibile; sarebbe troppo bello.

    Però il tempo t'insegna tante cose. Ti dà la possibilità di apprendere quanta gente falsa abiti il mondo, e t'insegna quindi ad essere molto meno magnanimo con questi esseri definiti addirittura umani. Ma poi impari anche a sopportare i dolori, perché torneranno e per te sarà già pane di cui ti sei già cibato, poi nel mio caso è tutto un dolore, quindi anche una minima porzione di bene e serenità diventa un castello magico.
    Ma la gente che non soffre e che non conoscono emozioni, non ha la ben minima idea di come il dolore ti pieghi alla vita, ed è proprio chi più ha sofferto ad essere allontanato dagli ipocriti laureati dalla vita, gente a cui tutto è stato permesso perché la situazione glielo consentiva, ma di questa vita poco ci hanno capito, sì, perché per loro è sempre carnevale, è sempre festa con la loro maschera, ed è sempre il momento di fare gli idioti e apparire eterni adolescenti... che pateticità, una pateticità che magnetizza a sé un'orda di ulteriori idioti a ridere di questo clown circense che è la rappresentazione metaforica dell'essere umano.

    Io invece sono costretto a vivere una vita di stenti esistenziali, perché la vita tanto mi toglie ma nulla mi dona, ma sono ancora qua nonostante tutto, non mi sporcherò mai le mani con questa vita bastarda, combatterò fino alla fine e lascerò che sia lei a fendere il definitivo colpo mortale, non farò il suo gioco, per me la morte sarà solo una liberazione eterna da questo inferno terreno... ma ne uscirò vincente in ogni modo.

    Il tempo ci attanaglia, ci soffoca ma ci cresce anche, ci cresce come una mano invisibile che né ci ama e né ci odia, ci spinge solo in avanti ineffabilmente, e noi siamo costretti a proseguire per questa strada vivendo il presente che non è altro che l'attimo in cui esistiamo.

    Andiamo avanti, affinché ci è ancora consentito.

    Ispy

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    1. Ispy, sono sempre più convinta che la vita sia il prodotto di ciò che vediamo e che percepiamo di essa ed in essa; siamo noi, con il nostro pensiero, che creiamo la nostra realtà e tutto ciò che ci circonda... infatti, il tempo non esiste: ci sono attimi e situazioni difficili che durano un'infinità, mentre a volte un giorno piacevole, passato in compagnia di chi amiamo o a fare quel che ci piace di più, vola via in un secondo... il tempo è relativo.

      Siamo noi che facciamo la differenza: è bene imparare a disciplinare i nostri pensieri, a ripulire incessantemente la nostra mentre dalle negatività altrui e dai colpi bassi della vita.

      Vai avanti, dunque... e non arrenderti!
      Ti abbraccio.

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    2. Certo, ma non è proprio così. Ci sono cose le quali appaiono oggettivamente tristi o meno... come la morte di un caro, la perdita di un amico, il fallimento di un sogno; e qui non c'entra nulla sul 'come la vedo io', ma è la realtà.

      Per i cretini ebeti che ridono su tutto, be', è un discorso a parte quello, e chi si piange addosso può essere anche per un fattore che questo ebete cretino non pondera, ovvero: le emozioni. Sapete, si dice che ogni umano provi delle emozioni, ma i casi umani mi fanno dubitare molto, i più, sono una sorta di animali che appaiono uomini.

      Ispy

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    3. ma certo Ispy, io non parlavo dei lutti o delle perdite, di varia natura: quelle sono cose oggettivamente difficili da superare, e là non ci sono persone più tristi o più allegre; c'è solo da aspettare che il tempo faccia il suo corso e che quei grandi dolori si plachino un pò e ci diano tregua...

      Riguardo al discorso delle emozioni: ognuno ha i propri mezzi per reagire alle difficoltà, c'è chi lo fa bene e chi meno bene, ma ognuno di noi - anche quello più forte o più felice - ha i propri limiti ed i propri difetti.

      Io penso che non bisogna mai lasciarsi sopraffare dal dolore e dalla sofferenza, che sia propria o altrui.
      Io aiuto le donne che hanno problemi di violenza e me ne prendo carico volentieri, ma non posso sostituirmi a loro nel gestire e risolvere i problemi.
      Posso aiutarle ad attraversare la strada, ma se voglio davvero aiutarle non posso prenderle in braccio e camminare al posto loro, posso insegnare loro ad avere fiducia in loro stesse al punto tale da attraversare prima o poi quella strada... da sole. :-)

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    4. Ti rispondo con una mia autocitazione: "Affinché non guarderete attraverso i miei occhi, affinché non penserete col mio cervello, e affinché non vi emozionerete col mio cuore, e con esso vediate il mondo, non potrete mai capirmi, ma potrete solo immaginare di farlo."

      Ispy

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    5. Certo Ispy, hai ragione... è proprio così.

      Se tu hai fame, nessuno può mangiare al posto tuo.

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    6. ... ma tanto ci sono idioti sboccati che con le loro paroline così pungenti, riescono sempre a creare melodie convincenti solo perché sono capaci di non piangersi addosso, o forse perché sono troppo fortunati per permetterselo, il che è ben diverso.

      Ispy

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    7. Ispy, ti prego... il tuo concetto era già stato chiaro.
      Capisco che tu ti senta ferito ed io sono molto dispiaciuta, anche se non ho capito bene cosa sia successo... ma proprio perchè non so cosa sia successo, preferirei che non fosse questo il luogo per dire cose indirettamente ad altri ospiti del blog; come sai, tengo tantissimo che ci sia spazio per le vostre opinioni, se sono in merito ai post... qui potete dire qualsiasi cosa, se è costruttiva e rispettossa dello spirito del blog.

      un bacio


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    8. Ok Scarlett... la verità sarà sempre la spada di Damocle per questa realtà.

      Questo commento segna il mio definitivo saluto. Buona vita a tutti.

      Addio.

      Ispy

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    9. La verità, Ispy, non sta mai tutta da una parte.

      Quando due persone che si vogliono bene - in amore come in amicizia - hanno delle discussioni, ci sono due modi per risolvere la faccenda: se proprio non si può evitare di raggiungere toni molto accesi e si finisce per superare quel limite - secondo me invalicabile, in qualunque rapporto - del rispetto... o si fa appello al buon senso ed alla ragione e si passa al dialogo costruttivo, in difesa non del proprio IO ma dell'amicizia messa in crisi, oppure si assume un atteggiamento evitante e si chiude l'argomento, senza neppure domandarsi se continuando ad usare la polemica e la critica, si è agito nel pieno rispetto degli altri.

      Mi dispiace, ripeto, che questo sia avvenuto proprio sul mio blog, quando tutto sommato avevi altri canali - msn o il tuo Lo Sfondo Blu - per rivolgerti a chi di dovere.

      Comunque sia, spero che tu non te la sia presa troppo e che presto tornerai qui, con un modo di affrontare le cose della vita un pò più sereno e conciliante... anzi, te lo auguro di cuore, Ispy.

      Ciao.

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  3. Non esiste nemmeno il presente. Nell'altro marciapiede sta passando una persona. La vista viaggia alla velocità della luce, un attimo , ma quello che hai visto è già passato.
    Sul futuro sono d'accordo. E' inutile fare sogni o sperare quello che non può accadere. Il passato, no, è la memoria storica della mia vita . Non posso buttarlo o riporlo nell'armadio come un vestito logoro.
    Ciao Rose.

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    1. E' vero, il presente non può essere fissato, nel momento in cui lo vivi è già passato...

      Ecco, il passato per me non coincide con i nostri ricordi: quelli sono la nostra memoria, ci ricordano chi siamo, perchè siamo quello che siamo e da dove veniamo; non credo che il passato "sia fumo di chi non ha vissuto", ma forse Alda voleva solo liberarsi dalle catene di quel passato, che non aveva potuto vivere e che la faceva soffrire non poco.

      Sì ai ricordi, alla nostra memoria storica, i nostri ricordi non saranno mai "passato" fintanto che non li dimenticheremo; ma attenzione a non vivere il presente per vivere del passato... se guardi troppo spesso indietro, rischi di andare a sbattere davanti! :-)

      Ciao Gus.

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  4. Beh, però io non sono proprio d'accordissimo... cioè sì, vivere nel passato non ha senso, ma il passato ti offre degli spunti per non commettere errori già commessi, per capire come sei e cosa hai fatto, altrimenti perché si studierebbe la storia?
    E il futuro è ignoto e fantasticare su di esso ti dà la forza per andare avanti nel presente. Devi avere un obiettivo nel futuro per fare strada, altrimenti non hai più niente che ti slancia, che t'invoglia. Di sola ragione non si può andare avanti, servono anche le passioni, del passato e del futuro :)

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    1. sì @nto, vivere DEL passato non è giusto... io l'ho fatto, per un pò di tempo, ed il risultato è che mi sono svegliata, un giorno, e una parte della mia vita era semplicemente trascorsa via... e non è una cosa bella, te lo assicuro.

      Il passato non va dimenticato, ma guardandomi intorno mi sembra che la storia non abbia insegnato nulla al genere umano, perchè spesso gli uomini compiono gli stessi errori... se penso allo sterminio degli ebrei, per es., non riesco a capire come sia possibile che ci siano ancora degli "uomini", oggi, che inneggiano al razzismo contro il proprio fratello e che vengono anche votati ed appoggiati per questo fare differenze tra SUD e NORD... a cosa serve studiare la storia?

      Sai che, come te, io amo sognare, fantasticare sul mio domani, ma non so se esista qualcuno che sogna lo stesso mondo che sogno io... ci sono tante cose che mi ispirano e alcune che mi appassionano, ma in passato non ho fatto che "accontentarmi" e proprio per questo adesso voglio vivere le cose che "mi chiamano da dentro"... :-)

      Buona domenica, piccola!

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  5. Per la prima volta eccomi nel tuo blog :) Ciao :)
    Io sono dell'idea che attingere dal passato debba essere per noi l'illuminazione per procedere avanti nel presentee nel futuro. Cosa intendo con "attingere dal passato"? Beh, tutti commettiamo errori. Continuamente. E se solo fossimo capaci di razzolare il meglio e il peggio e trasformarlo in esperienza e virtù non avremmo poi così tanta paura o insofferenza per il tempo che fu. E' un processo al quale sto lavorando e al quale probabilmente avrò a che fare per tutta la mia vita...

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  6. ciao Robbin
    benvenuta nel mio blog, mi fa piacere che tu sia passata ed abbia lasciato una tua opinione: dagli errori commessi dovremmo poter evitare di cascarci di nuovo... se fossimo capaci di imparare dai nostri errori, saremmo delle persone migliori... sì, in questo senso credo anche io che il passato serva da insegnamento!

    ti auguro di riuscire a realizzare quello che ti sei prefissata...
    a presto!

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    1. Comunque ho inteso bene la tua critica. E come potrei non farlo? Mi basta guardarmi intorno. Le persone tendono a rimanere quelle che sono e a commettere le stesse sciocchezze che sono in grado di fare. Non voglio essere pessimista ma è un dato di fatto e la realtà può essere pessima, di conseguenza ci tocca adeguarci ad essa e contrastarla allo stesso tempo.

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    2. già.... vedo che hai capito tutto! :-)

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