Candle in the Wind

Candle in the Wind

4 mar 2012

I Segnali



Cammino per il bazar di questa città africana, sospinto dal vento di questa peregrinazione con la quale celebro i 20 anni dal mio cammino di Santiago. 
Mi trovo con Adam Fathi e Samir Benali, due scrittori locali: a quindici chilometri ci sono le rovine di Cartagine, che nel lontano passato fu capace di affrontare la potente Roma.
Passiamo vicino a un bell’edificio: nel 1754, un fratello uccise l’altro. Il loro padre decise di costruire questo palazzo per ospitarvi una scuola, mantenendo viva la memoria del figlio assassinato. Il mio commento è che, in questo modo, anche il figlio assassino sarebbe stato ricordato.

"Non è proprio cosí – risponde Samil. – Nella nostra cultura, il criminale condivide la colpa con tutti coloro che gli hanno permesso di commettere il crimine. Quando un uomo viene ucciso, anche quegli che gli ha venduto l’arma è responsabile davanti a Dio. L’unico modo che aveva il padre per emendare ciò che considerava un proprio errore fu di trasformare la tragedia in qualcosa che potesse aiutare gli altri: in luogo della vendetta che si limita al castigo, la scuola ha fatto in modo che l’istruzione e la saggezza potessero essere trasmesse da piú di due secoli."

Su una delle porte dell’antica muraglia c’è una lanterna. Fathi commenta il fatto che io sia uno scrittore ormai noto, mentre lui si sta ancora battendo per un riconoscimento:
"Qui risiede l’origine di uno dei piú celebri proverbi arabi: 
“La Luce illumina solo lo Straniero”.

Dico allora che anche Gesú fece lo stesso commento: "nessuno è profeta nella propria terra". Noi tendiamo sempre a valorizzare quello che viene da lontano, senza mai riconoscere tutto ciò che di bello esiste intorno a noi.
Sí, può darsi che illumini soltanto lo straniero, ma questo fa davvero una grande differenza quando siamo posseduti da questo enorme amore per ciò che facciamo?

Grazie a Dio, la sala è affollata per la conferenza in questo paese africano.
Comincia la conferenza. Le presentazioni durano al massimo cinque minuti, e ora mi rimangono 45 minuti per dialogare apertamente. 

C’è la prima domanda di una giovane: che cosa sono i segnali di cui parlo tanto nei miei libri? Spiego che si tratta di un linguaggio estremamente personale che sviluppiamo nel corso della vita, attraverso le azioni corrette e gli errori, finché ci rendiamo conto del momento in cui Dio ci sta guidando. 
A un’altra domanda – se è stato un segnale a portarmi in questo paese lontano – rispondo che sí, sto facendo un viaggio di 90 giorni per celebrare i miei 20 anni dal pellegrinaggio lungo il Cammino di Santiago.

La conversazione continua, il tempo passa rapidamente, e devo riprendere il mio discorso. Scelgo a caso, fra 600 persone, un uomo di mezza età, con un paio di baffoni, per l’ultima domanda.
E questi dice:
"Non voglio fare nessuna domanda. Voglio solo pronunciare un nome."

E dice il nome di una piccola cappella, situata in un luogo sperduto, a migliaia di chilometri dal posto in cui mi trovo, dove un giorno deposi una targa come ringraziamento per un miracolo. E dove sono andato, prima di iniziare questo pellegrinaggio, a chiedere alla Vergine di proteggere i miei passi.

Ormai non so piú come continuare la conferenza.  Le parole che seguono sono state scritte da Adam Fethi, uno degli scrittori che componevano il tavolo:

“E all’improvviso l’Universo in quella sala era come se avesse cessato di muoversi. Tante cose accaddero: io vidi le tue lacrime. E vidi le lacrime della tua dolce moglie, quando quel lettore anonimo pronunciò il nome di una cappella sperduta in qualche luogo del mondo.
“Tu perdesti la voce. Il tuo viso sorridente si fece serio. I tuoi occhi si riempirono di lacrime timide, che tremolavano sull’orlo delle ciglia, come se si scusassero di stare lí senza essere invitate.
“Allora cercai di fissarmi su Christina, chiedendo aiuto, tentando di capire che cosa stava succedendo, come interrompere quel silenzio che sembrava infinito. E vidi che anche lei piangeva, in silenzio, come se fossero note di una stessa sinfonia, e come se le vostre lacrime si sfiorassero, malgrado la distanza.
“E in quei lunghi secondi ormai non esistevano piú né sala, né pubblico né altro. 
Tu e tua moglie eravate partiti verso un luogo dove nessuno poteva seguirvi: ciò che esisteva era solo la gioia di vivere tutto questo, che veniva raccontato solo con il silenzio e l’emozione.
“Le parole sono lacrime che sono state scritte.  Le lacrime sono parole che hanno bisogno di sgorgare. Senza di esse, nessuna gioia possiede un fulgore, nessuna tristezza ha una fine. Dunque, grazie per le tue lacrime”.

Avrei dovuto dire alla giovane che aveva posto la prima domanda – quella sui segnali – che lí c’era uno di loro, che affermava che io mi trovavo nel luogo in cui sarei dovuto stare, al momento giusto, malgrado io non abbia mai capito bene cosa mi abbia portato fin lí.
Ma penso che non sia stato necessario: lei deve averlo capito.

Aleph – P. Coelho


23 commenti:

  1. Cara Scarlett,
    è bellissimo posto... ancora non ho letto questo libro, ma mi viene voglia di leggerlo... anche perché Coelho mi piace molto...
    Oggi piove qui... ma fa abbastanza caldo e la primavera è alle porte...
    Buon settimana!

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  2. Tutti ci troviamo nel luogo dove dobbiamo essere, anche se a volte ci sembra un luogo inospitale.
    A proposito di lacrime: sai che io non riesco quasi mai a piangere?
    So bene che le lacrime sono un'energia che deve sgorgare, sono parole nel cielo, ma le mie, spesso, faticano ad uscire.

    Moz-

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  3. ciao Tittina,
    se ancora non hai letto Aleph, devi leggerlo al più presto...io l'ho iniziato 4 giorni fa, e devi dire che dopo tanto tempo ho ritrovato un Coelho molto ispirato: quando propone il tema del "viaggio alla ricerca di sè" dà il meglio di sè...anche se trovo che questo romanzo sia molto personale, forse il più personale.

    Oggi qui si sta bene, c'è il sole ma non fa caldo come nei giorni precedenti....ma la primavera sta arrivando!

    Buona settimana, a presto! ^_^

    Miki hai mai letto dei "segnali"?
    secondo Coelho, il divino ci invia dei "segni" con cui ci indica la rotta che dobbiamo seguire per realizzare la nostra "leggenda personale" - io direi per realizzare i nostri sogni -;
    ho avuto Aleph sul comodino, con altri libri che devo leggere, ma ho iniziato a leggerlo solo in queste notti, che ho dormito poco;

    quando ho letto questo passo, che parla dell'Africa - sogno da molti anni di andare in Africa, girare per i villaggi per insegnare ai bambini ed allo loro madri a leggere e scrivere - e della "lanterna che illumina lo Straniero" - una specie di Eremita, se ci fai caso - mi è sembrato di trovarmi davanti ad uno di quei "segnali";
    Aleph parla di amore tra anime affini, ma anche di una rinascita spirituale, attraverso il perdono che il Karma impone di chiedere alle persone che in un'altra vita abbiamo amato e a cui abbiamo fatto dei gravi torti; ma parla anche del viaggio alla riscoperta di sè, per guarire dall'insoddisfazione e dall'infelicità;
    l'unico modo per uscire da una crisi è quello di ricominciare da zero...e forse, visto che qui è impossibile essere quello che voglio essere, e fare davvero quello che vorrei fare, solo andando via potrei realizzare almeno UNA delle cose che desidero da tempo!

    dico "forse" perchè ieri sera, trovandomi a casa di mia figlioccia mentre lei vedeva il Grande Fratello ed io stavo al suo pc, mi è capitato di avere un altro "segnale" di senso opposto.... non uno di quelli che mi spingono a partire, ma uno di quelli che mi "ancorano" qui. per un attimo, l'idea dei segnali ha un pò vacillato....ma non mi ha abbandonato.

    anzi, pensandoci bene non era così diverso dagli altri segnali...se non considero il "messaggero" e considero solo il "messaggio", potrebbe essere un altro segnale che mi spinge via!

    cmq sia, tornando alla realtà concreta: da ora a giugno dovrò impegnarmi a studiare per il TFA e l'abilitazione all'insegnamento...dopo di che, una volta terminato il mio "dovere", credo che prenderò in seria considerazione l'idea di realizzare il mio sogno.....l'Africa! la Libertà!
    solo così, tutto quello che è successo nella mia vita negli ultimi anni, potrebbe avere un senso....positivo.

    davvero non riesci a piangere? mi dispiace, deve essere dura non potersi sfogare e non permettere al dolore di sciogliersi....è un problema di molti ragazzi...invece io ho il problema opposto, pensa!
    non so mai trattenermi e faccio spesso grandi sforzi per non piangere...ma non piango per dolore, o per motivi egoistici: piango spesso per commozione, davanti a certe immagini che mi stringono il cuore, oppure piango per la rabbia ed i nervi....ma sì, mi è più difficile piangere perchè sono disperata o addolorata. :-)

    senti ma......come stai? come ti senti?

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    1. I segnali?
      Certo che ne vedo.
      Non così spesso, ma ci sono.
      Una volta mi successe "banalmente" con un fumetto: leggendolo, ritrovai dei collegamenti con un altro albo del passato (il primo che presi, cioè l'inizio della collezione) e in quel momento capii che era uno snodo del Karma... stesso mese, stesso caldo, lo avvertii dentro.
      Da allora è cominciato un periodo che si è idealmente chiuso proprio oggi.
      Ma oggi il segnale me lo sono dato io, da solo: sono tornato in piscina, dopo tanto tempo.
      Tornato nel mio mondo arancione (il perché di questo è spiegato in un racconto breve che mi fece addirittura arrivare primo in un torneo di racconti :p), per sfogarmi e per sprigionare energia.
      Eppure lì è capitato qualcosa, un segnale: oggi il mio mondo, alla fine, non è stato più arancione, e me ne sono reso conto: significava qualcosa.
      Ho poi affrontato di persona il problema, in modo definitivo, senza ipocrisie e a carte scoperte, con me stesso e con gli altri.
      Ametto che un brutto periodo potrà ritornare sempre, ma per ora so di aver dato davvero TUTTO ;)

      Moz-

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    2. sono contenta che tu sia in pace con te stesso....la maggior parte delle persone che conosco, me compresa - te ne ho già parlato sul tuo blog - non possiamo dire altrettanto.

      se hai sentito di dover ricominciare, allora non c'è dubbio che anche quello è un "segnale" che viene dal tuo essere.
      Per quel che può servire, io te lo dico con il cuore: in bocca al lupo caro Miki! Go ahead!!!!! :-)

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    3. Crepi il lupo, Scarlett!
      E comunque non credere che sia totalmente in pace... ma ci sto lavorando... dopotutto è l'unica soluzione possibile :)
      Un abbraccio e un in bocca al lupo anche a te, di cuore! ;)

      Moz-

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    4. Miki lo so che non sei totalmente in pace....l'ho percepito dietro alle tue parole coraggiose e propositive;
      so che non sei esattamente entusiasta, ma non ti darai per vinto, come non lo farò io...per questo, ti dico solo che ti sono vicina, e che quando hai voglia di parlare, ridere, fare lo stronzo, rompere le palle....passa pure di qui! ;-)

      crepi il lupo!
      (ma metaforicamente....perchè io lo amo troppo!!!)

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    5. Grazie mille Scarlett, davvero, hai davvero capito appieno come sto e come sto reagendo. Hai capito anche che non mi darò mai del tutto per vinto.
      Anche io ti sono vicino, davvero.
      Passo ogni volta che voglio perché so di trovare una persona disponibile!
      Lo stesso vale anche per te ;)

      Moz-

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    6. certo Miki, so che questo vale anche per me, e sono davvero felice di sapere che posso rivolgermi a te quando ne ho bisogno!

      a volte, pur con tutta la buona volontà e l'ottimismo di cui sono armata, mi sembra che il mio mondo vada in rovina.... ma so di essere fortunata perchè, anche se probabilmente non potrò mai realizzare tutto quello che desidero, posso sempre contare su me stessa.
      e non è da tutti.... giusto? ;-)

      ;-)

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    7. Giusto!
      Ma penso sia una grande, grandissima forza.
      Ti spinge ad andare avanti, a vedere il dopo.
      Nel bene e nel male.
      Serve sempre.

      Moz-

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  4. Allora...non voglio per nulla spoetizzare quel senso di mistico che trasuda dal post, che ho apprezzato ma fino ad un certo punto, perché io non credo ai segnali divini, dei, vergini, angeli ecc...quindi nulla sta sopra di me se non il mio principale o nel senso più profondo, il mio subconscio.
    Detto questo: ognuno vive la vita con la sua personale etica, filosofia, religione addirittura, tramite le quali cogliamo cose o 'segnali' che ci sono sempre stati ma mai abbiano notato perché non li conoscevamo.
    I veri segnali non sono fuori di noi, ma dentro di noi, e se si cambia dentro si cambia anche fuori ecc...ecc...il nostro Dio è quell'ammasso grigiastro della consistenza di un budino racchiusa nella calotta cranica e niente più, e questo, scientificamente parlando.

    Piangere? ^^ Be', Miki lo sa, io piango spesso a differenza sua, ma non riesco a piangere per uno sfogo, tipo quando sono nervoso, in ansia, stressato, ecco, lì non riesco a piangere, ma ci riesco benissimo vedendo un film (ce ne sono certi devastanti per me^^) per 'C'è Poste per te', per particolari canzoni, oppure quando qualcosa di bello finisce, ma anche solo vedendo un bambino...cioè, sono molto sensibile per le cose belle, ma non riuscirei mai a piangere per una sconfitta, caduta o momento difficile.

    Ispy

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  5. Ispy, il tuo punto di vista è interessante, come al solito, perchè guardi alle cose da una angolatura molto diversa dalla mia....
    rispetto il tuo pensiero, e sai che amo molto il confronto con idee e punti di vista differenti dai miei;
    tuttavia, penso che se a 20 anni già ti accorgessi dei "segnali" di cui ti parlo, mi sorprenderei non poco: tu affermi che "il nostro Dio è quell'ammasso grigiastro dalla consistenza di un budino che è racchiuso nella calotta cranica"; invece ti dico che io sono una fervente apostola del cervello umano, mi fido della mia mente e so che tutto ciò che osservo, percepisco, tocco, annuso, vedo, odo, è frutto di quel meraviglioso marchingegno che si trova nel mio cranio; ma NON provare a convincermi che il mio cuore sia regolato dal mio cervello, che il mio battito, le mie emozioni, i miei sentimenti e le mie intuizioni siano esclusivamente regolate dal mio cervello, perchè ti direi che ti sbagli e che non consideri troppe cose.

    prima di tutto, i recenti studi scientifici sull'argomento - su cui ho messo un post, "Il Cervello del cuore", che ti invito a leggere:
    http://the-scarlett-rose.blogspot.com/2011/08/il-cervello-del-cuore.html

    inoltre, i film come "21 grammi- Il peso dell'anima" - che devi vedere, se non lo conosci.

    Concordo quando dici che "i segnali sono dentro di noi", infatti la loro comprensione proviene esclusivamente dal nostro cuore....non certo dalla logica del nostro cervello!

    Infine, e come sempre, ti ringrazio per la tua opinione, perchè io sono una cultrice della mente, ma posso affermare serenamente che quando mi parla, io le credo al 90%, perchè la mente mente; invece, quando mi parla il cuore, io finisco (volente o nolente) per credergli, perchè so che ciò che mi sta dicendo è la verità! ^_^

    So che ognuno di noi possiede una opinione propria, ma essa non resta la stessa ad ogni età,e sono sicura che se facessimo questo discorso tra 10 anni non la penseresti ancora così!

    Allora anche tu piangi come me, davanti alla meraviglia di certe cose della vita!

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    1. Ah, una cosa dimenticavo, piango a dirotto quando guardo le fotografie di quando ero piccolo...^^

      Detto questo: ho letto l'articolo, e di certo non posso mettere in discussione una ricerca scientifica, che mi auguro di cuore (appunto) che siano vere, ma a me appaiono un po' troppo di parte, e soprattutto quasi aggiustate di proposito per far combaciare con la propria filosofia.
      Cioè, la scienza deve rimanere lontana da qualcosa che va oltre, e non creare una sorta di religione scientifica. Quindi ora noi attraverso queste energie comunichiamo, siamo energia, lo saremo per sempre?
      Io ho una mia idea sull'energia, che ti dirò non appena tu mi dirai (se vuoi) cosa pensi di questa ricerca, e soprattutto se non ti scoccia, sono curioso di sapere se abbracci qualche filosofia di vita. Scusami se sono stato inopportuno, ma mi piacere conoscere nuovi punti di vista, poi, una volta risposto, ti farò una domanda cui tengo farti. ^^

      Ispy

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    2. buongiorno Ispy,
      non sei inopportuno, mi fa piacere scambiare le mie opinioni con te, restando fermo il fatto che si tratta di opinioni personali che non hanno la pretesa di considerarsi "verità assolute": è chiaro che ci si muove su un campo sperimentale, ed i condizionali sono d'obbligo per ogni affermazione!

      Gli studi recenti sulla "cardioneurologia" sono stati avviati dall'IHM, Istituto di HeartMath, in California, ossia parliamo di un centro molto valido e serio;
      detto ciò, credo verosimilissimo che il cuore abbia un suo campo elettromagnetico potentissimo e che abbia un "sistema nervoso indipendente" e se ci rifletti un pò, ciò spiegherebbe tante "incongruenze" che riscontriamo lungo il corso della vita in noi stessi, quando diciamo che il cuore segue delle sue "ragioni" che la mente non è in grado di contrastare in alcun modo.
      I coniugi Lacey erano prima di tutto degli scienziati, quindi studiosi impostati, per formazione culturale e mentalità, a credere solo in via "empirica", non certo per credenze personali o di parte...anche io penso che la scienza non possa spiegare tutto e che non debba sconfinare in ciò che tu stesso definisci "qualcosa che va oltre"...e così, inevitabilmente torniamo al discorso iniziale, quel "nostro Dio" che secondo te è la materia grigia! :-)

      come spiegai tempo fa a Miki, definire il mio "credo" religioso è davvero una impresa titanica!

      Io credo in un qualcosa di "trascendentale", un Ente ultraterreno, chiamiamolo pure DIO, per convenzione;
      non sono atea; non sono cattolica; non sono pagana (anche se nutro forti simpatie per il neo-paganesimo!)

      sono una GNOSTICA, infatti credo nel valore della ricerca umana della Conoscenza e della Verità;
      condivido molte credenze INDUISTE;
      ma soprattutto, mi definisco una seguace del TAOISMO, perchè credo nei due principi dello Yin e dello Yang, due energie opposte e complementari che coesistendo in armonia, generano tutte le manifestazioni dell'Universo;

      In realtà, credo molto nella FILOSOFIA, piuttosto che nelle religioni. Hai mai sentito parlare di Ipazia di Alessandria, la matematica, astronoma e filosofa neoplatonica del III sec. d. C.? Io mi sento più vicina a lei come pensiero, che a tante religioni.

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  6. Be', son contento, son contento sai perché? Uno, perché nonostante io sia ateo, noto in te un 'credo' o una 'filosofia' molto sottile e intelligente, e non il classico credere perché ci devi credere, come ai dogmi o altri artifizi di tale genere.

    Cuore e cervello...li abbiamo sempre scissi, forse perché è veramente così? Stando alle ricerche che mi citi sembrerebbe di sì, e questo non mi dispiacere per niente, anzi, mi fa essere speranzoso. Ricordo una prof. che corresse un'alunna che disse: 'questo disegno l'ho fatto col cuore' e lei le disse: 'no, quel disegno lo hai fatto con le mani, utilizzando il cervello, il cuore è invece la pompa ematica del sangue e basta'...mi scandalizzò, forse perché frequentavo le medie e non avevo una stabilità filosofica in me, che neanche ora ho, però ho delle mie convinzioni, che non sono così e basta, a me piace scoprire nuove filosofie, ci mancherebbe, sono aperto a tutto, solo che non posso vedere i testimoni di geova. ^^ Ma questa è un'altra cosa. ^^

    Ti chiedo altro: qui si parla di energie, perché il campo magnetico che emana il nostro cuore è un'energia, come quella che emana il cervello, e un'energia non si può annullare del tutto, anche se flebile o latente, rimane...ora scatta la domanda da un miliardo di euro: tu credi, o pensi che una volta che la nostra vita si smorzerà qui sulla terra, la nostra energia, anima, spirito, chiamiamolo come ci pare, possa vivere ancora in dimensioni più eteree e impercettibili..., quasi come la dimensione dei sogni?

    Ispy

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    1. certo che ci credo....ne sono convinta!
      ascolta: immagina un treno, fatto di tanti vagoni, all'interno dei quali ci siamo noi "viaggiatori"...secondo me, esistono dei vagoni nei quali, dopo la morte corporea, ciò che resta di noi, la nostra "anima", la nostra "energia", il "soffio vitale" che abbandona le spoglie mortali - sarà il peso di una piuma, 21 grammi - si trasferisce su un altro vagone, accanto al nostro - che alcuni di noi più portati, più "sensitivi" percepiscono ma non vedono - in una dimensione parallela, non soggetta al tempo ed allo spazio;
      noi non li vediamo, ma gli spiriti dei nostri cari ci sono ancora....ma capita che noi passiamo da un vagone all'altro anche da vivi, e questo avviene quando sogniamo e ci sembra di trovarci in una dimensione "assurda" e succedono delle cose "inspiegabili" razionalmente.
      Di questo io sono convinta.

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  7. *** Devo suddividere il commento in due parti sennò non mi fa postare. ^^

    I Parte

    Mi sa che qui andiamo per le lunghe, perché su questi argomenti ci vado a nozze. ^^

    Andiamo avanti: questo tuo commento lo apprezzo molto, perché è pieno di speranza, mi ricorda molto 'hereafter' e 'amabili resti', non so se hai visionato queste due pellicole, semmai non l'avessi fatto te le consiglio entrambe.

    Ora, entriamo nel succo del discorso che mi interessa e non poco: intanto ci tengo a dire che io da ateo non mi relego a nessuna concezione del Dio per come ci viene presentato nella sua forma antropomrfizzata: Cristo, Maometto e profeti altri...ma non escludo una forma di 'energia primordiale' da cui sgorga tutto, tutte queste piccole energie che siamo noi. Non accetto che sia onnipotente, onnisciente, ecc...piuttosto un 'arrivo', un traguardo eterno, ma si sa, il concetto di eternità è assurdo, e lo si sperimenta a mio avviso in vita solo nei sogni, perché nei sogni non c'è tempo, non c'è spazio, ci siamo noi e una dimensione che sicuramente è mentale, ma che può fare le veci di un qualcosa che viene dopo.

    Ora, io sono stato sempre convinto che i sogni non siano semplici sogni, ma ne possiamo scindere molti tipi: quelli ordinari, gli incubi, e quelli che ci lasciano senza fiato. Ora, su quelli che ci lasciano senza fiato avrei tantissimo da dire, e ti parlo dei miei sogni personali che mi lasciano senza fiato: questi sogni per me sono i sogni in cui volo, in cui sono cosciente di sognare e osservare con meticolosità quello che mi circonda; tutto il mondo è pieno di colori nitidi, sfavillanti, una sorta di perfezione totale, e poi...volare, non ti dico quanto sto bene quando volo...ora...semplice sogno, sinonimo di libertà o qualcosa di più? E se invece la nostra energia durante il sogno per un attimo si 'allontanasse' dal nostro centro (cuore) e sfiorasse anche solo per pochi secondi la 'nuova realtà'?

    [...]

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    1. II Parte

      Ma c'è dell'altro: parliamo della morte di per sé, che io non ho mai vissuto con paura sulla mia persona. Sono convinto che dopo qualcosa ci sia, ma sia chiaro, niente paradisi, inferni, purgatori, nirvana...cioè, eludo queste cose qua, ma non nego che il morire possa essere il sognare per sempre. Cosa intendo? Se questa energia che noi siamo, perché lo siamo, da qualche parte deve pur finire, un'energia non si può distruggere (addirittura nello spazio vi è ancora l'eco del big bang), quindi, dove andremo a finire? E qui viene il bello: c'è qualcosa che ci può aiutare a capire, e credo che non ci sia nulla di meglio delle NDE - esperienze di premorte. Qualcosa succede in quel momento, si vede un mondo nuovo, che però io sono convinto che sia un mondo che ci venga incontro, quasi come per 'aiutarci'. Mi spiego: il cristiano nel coma o in uno stato di quasi morte, può vedere figure che rappresentano la sua religione, così come un buddhista o un musulmano vedrà il suo dio o profeta, ma credo che sia un'artifizio della mente per non inquietare il soggetto, spesso dei neurotrasmettitori aiutano in questo. Ma poi cosa succede? Quando proprio tutto finisce, e non siamo più legati alle 'leggi' cerebrali, ma siamo altro, un refolo di vento, un'ergia impercettibile?

      Saremo coscienti? E' la nostra ragione a vivere per sempre? O solo un 'avanzo' di energia...? Cioè, dopo, saremo NOI? Se vedessi 'amabili resti', vedresti la bambina assassinata che comincia a correre verso casa, ma non si accorge di essere morta ed entra nella sua casa 'onirica', avvertendo le voci dei suoi ma non vedendoli, come se il 'nuovo mondo' si fosse materializzato in un copia incolla di quello vecchio per non spaventare la bambina, che man mano capirà di non essere più viva sulla terra, bensì, viva in un altro luogo, e accettando il luogo questo luogo progressivamente si manifesterà nella sua completezza e non più prendendo forma a seconda dell'immaginazione della bambina...da vedere. Ora mi chiedo: cosa sarà? Sarà così? Succederà come nei film che ti vedi fluttuare sopra al tuo corpo? Ci sarà il tunnel? Vedrai 'spiriti di luce?' O addirittura non te ne renderai nemmeno conto e capirai pian piano...? Come quando sogni...oppure addirittura, come nella vita reale. La coscienza di esistere non la prendiamo subito, ma ci vogliono almeno un paio di anni per comprendere che siamo qualcuno, che siamo vivi ecc...dopo sarà uguale? Ma un altro domandone: è possibile che il mondo che vedremo dopo sarà simile a come viviamo oggi? Mi spiego meglio: se tutte le energie si incontreranno dopo, che succede, incontreremo pure Hitler giocare a calcetto con Stalin, oppure loro vivranno in una dimensione più 'pesante' poiché le loro energie sono negative...magari saranno larve che si nutriranno di se stesse, come quasi affamati di rabbia...o saremo tutti più belli, più buoni ecc...? Ho fatto seimila domande, spero che me ne risponderai almeno a cinque. ^^ Questi discorsi mi interessano, e poterli condividere con te, mi edifica.

      Ispy

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    2. eccomi Ispy! ^_^
      sì hai posto davvero un sacco di domande.... ma va bene, mi piace la tua curiosità, le persone che si sono poste tante domande, anche quelle più assurde o impensabili per la loro epoca, sono quelle che hanno cambiato il mondo;
      se mai un giorno dovessi avere un figlio, cercherò sempre di mantenere viva la sua curiosità di bambino e di spiegargli che la curiosità è il segreto del progresso, come l'entusiasmo lo è della vita.

      dal tuo post "oceanico" ho capito che abbiamo una idea molto, molto simile a proposito dei sogni: io credo che siano significatori di qualcosa che va al di là del mondo visibile....sì, diciamo un assaggio, un "antipasto" di quello che verrà dopo la vita che stiamo vivendo;
      anche io seguo con interesse tutto quello che riguarda le esperienze di premorte, e ho notato che indipendentemente dal credo religioso o dalla razza e cultura, tutti invariabilmente hanno "visto" la stanza dall'alto, con il loro corpo inanimato, poi un tunnel buio ed una flebile luce alla fine di esso, e una sensazione inesprimibile di pace, serenità e calore, talmente forte ed intensa da non riuscire con facilità a voltarsi, e ritornare verso chi, da "questa parte", li richiamava alla vita terrena.

      Tutti ripetono questa visione, questo tunnel, questa luce, la sensazione di calore e di benessere totale...fino a lì, fin dove un uomo si è spinto e poi è ritornato, c'è da credere che l'essere quasi-trapassato fosse ancora dotato di una "identità terrena"...ma quanto durerà questa consapevolezza? e questa identità verrà poco a poco, sostituita da un'altra consapevolezza "eterna"?
      forse verremo "preparati" pian piano alla nuova condizione di spiriti...oppure saremo già perfettamente consapevoli di quello che è successo, e lo capiremo proprio grazie a quel senso di benessere e di "pienezza" di cui parlavano i filosofi come Platone, allorchè l'anima immortale si sarà ricongiunta con il suo Motore Immobile, o con l'Ente Divino che lo ha creata..... non so, mi piacerebbe poter rispondere alla tua domanda, ma non adesso....ovviamente! ;-)

      Anche io non credo ad un Dio onnisciente, credo piuttosto che sia un Ente così puro che non si occupa delle disgrazie di noi poveri esseri umani, ma che si preoccupa solo di mantenere un equilibrio accettabile tra Bene e Male;
      no, non credo all'idea dantesco-cattolica di paradiso e inferno...però penso che esista una dimensione di Luce, calorosa e benefica, e che le anime vivano immerse in una sensazione paradisiaca!


      Non ho visto Gli Amabili Resti perchè mi faceva paura, ma c'è un film bellissimo che si chiama "City of Angel" - con Nicholas Cage e Meg Ryan - in cui alcuni "spiriti" vagano sulla Terra per aiutare i fratelli vivi ad alleviare le loro paure, le sofferenze e ad accettare le sconfitte e le delusioni della vita.... e mi è piaciuta molto questa idea.

      ora ti faccio io una domanda: tu che ne pensi delle figure degli Angeli, intesi come ex uomini o spiriti ultraterreni, che a volte saltano da un vagone all'altro per aiutarci?

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  8. Grazie intanto per la risposta, anche se devo ammettere che devo approfondire molto questa concezione di aldilà, perché odio il conformismo religioso, piuttosto aspiro a qualcosa di non assurdo o iracondo, come il Dio degli ebrei, ma vedo Dio (se possiamo definirlo tale) la somma di quello che è stato finora...un'energia principale, non un essere, un'entità, un signore dalla barba bianca, piuttosto un cuore pulsante della vita che fu, che è, e che sarà. (Dimmi poi se la pensi come me).

    Prima di rispondere alla domanda, ti volevo dire che 'Amabili resti' non è un film pauroso, anzi, è un film drammatico che sbircia l'aldilà come forse mai è stato fatto attraverso la pellicola, e credo che l'aldilà possa essere molto simile per come ci viene presentata nel film, e mi piacerebbe che tu lo vedessi perchè vorrei commentare delle cose, e ti giuro che non è pauroso, ci sono delle scene d'ansia, questo sì, ma tutto qui...non ti voglio forzare, ma se ti capita, vedilo, a me con quel film mi si è aperto un mondo.

    Rispondiamo alla domanda: allora, come avrai potuto constatare non sono un ateo o scettico chiuso, bensì mi piace sapere, conoscere i punti di vista delle persone, quindi non mi pongo limiti. La figura dell'angelo visto in questo senso, in virtù delle energie latenti, è possibile che esista e cerchi in qualche modo di intercettarci, perché è probabile che in una nuova dimensione che vibra su altri 'canali', sintonizzarsi con noi dev'essere difficile, viceversa per noi, ma possono esserci delle interferenze. Rispondere completamente a questa domanda richiederebbe una risposta affermativa da parte mia sul mio credere in un 'dopo'...e se ho questa risposta affermativa non te lo so dire per ora, però, ponendo il caso che sia così, io credo che i nostri amici e parenti defunti, laddove si trovassero a librare in dimensioni parlallele e recondite in un -non spazio- e -non tempo-, possano in un certo senso seguirci o intercettarci, senza però entrare in diretto contatto con noi perché viaggiamo su frequenze diverse.

    Se avessi visto 'Amabili resti', ti avrebbe colpito un pezzo del film che ritengo sublime nella sua rappresentazione: la ragazza morta che si trova in una dimensione nuova che muta forma e colore a seconda di come ella vuole vederla, intercetta la voce del padre terreno che cerca in tutti i modi di scoprire dove si trovi sua figlia (ignaro che sia morta), e in preda all'ira, scaraventa a terra bottiglie di vetro in cui dentro vi erano modellini di navi che costruiva insieme a sua figlia...ebbene, sua figlia nella dimensione ultraterrena, vede un oceano dove viaggiano queste bottiglie gigantesche in cui dentro vi sono queste navi, e le vede infrangersi, e nel vetro delle bottiglie viene riflessa l'immagine di suo padre in preda alla follia, e sua figlia gli urla contro come per farsi sentire, quasi come se si fosse stabilito una sorta di contatto. Contatto che si stabilisce una sera, quando il padre, davanti alla finestra, ammira la strada sperando che sua figlia torni, mentre una candela si consuma davanti ai suoi occhi in un riflesso scomposto contro il vetro...sua figlia, nel frattempo avverte la preoccupazione del padre e lo vede riflesso nel suo mondo, e gli manda un segnale facendo muovere flebilmente la fiamma della candela...e da lì suo padre capisce che la figlia non appartiene più a questo mondo.

    Ecco cosa intendo io per 'contatto', quando c'è questo filo che attraversa dimensioni particolari per giungere fino a noi, e credo non ci sia porta più consona che un sogno per entrare in un contatto con amici e parenti, che tramite il sogno si elevano in un anticamera di quello che poi può essere il dopo.

    Ti esorto di cuore a vedere quel film, e poi ne avremo da parlare.

    Spero di aver risposto alla tua domanda.

    Ispy

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    1. sì Ispy, hai risposto... anche io ho una idea simile alla tua!

      sai che mi hai fatto venire una grande curiosità sul film?
      ho visto il trailer, l'anno scorso, e dal taglio del trailer - in effetti se è ben fatto, un trailer può darti l'idea che un film sia horror o d'azione o psicologico - mi sembrava un film che parlasse dell'omicidio (con stupro annesso) di questa bimba, che poi da morta cercava di comunicare col padre.... essendomi fatta questa idea preconcetta, ho deciso che non lo avrei assolutamente visto, perchè ho grosse difficoltà "emotive" con la tematica dei bambini uccisi e/o stuprati (non a caso lavoro in una associazione di donne e minori vittime di violenza);

      ma se mi dici che il film non parla nè dell'assassinio nè dello stupro della bimba, e non ha nulla di pauroso... allora penso che lo vedrò! ;-)

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    2. Il film è ben fatto, e non ci sono scene esplicite di uccisioni o stupri, anche se si lascia intendere ovviamente...è ansiogeno, su questo non ci piove, ma vedrai degli attori da premio Oscar e il film è il migliore per quanto riguarda la tematica dell'aldilà, trattata non con profili religiosi e conosciuti, ma con una delicatezza che ti sorprenderà. Trasuda ovviamente la rabbia di un padre, la disperazione di quest'ultimo ma anche un amore radicato che può legarci anche dopo. ^^

      Buona visione.

      Ispy

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    3. grazie Ispy.... mi hai fatto venire la curiosità, appena lo becco lo vedrò e ti farò sapere che ne penso!!! ;-)

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